Ne abbiamo già discusso nel corso della diretta con il sindaco Cannito e anche ieri la città di Barletta è stata pervasa da miasmi notturni.
Pubblichiamo di seguito quanto riportato in merito da “Legambiente Barletta”
“Grazie all’incessante lavoro dei vigili ambientali, é stato individuato il luogo dell’incendio che ha causato la nube di fumo che ieri sera ha coperto l’intera città di Barletta.
Come già sospettato dai vigili ambientali nella serata di ieri, oggi la conferma;
si tratta di potature di ulivo che, non ancora secche, sprigionano grandi quantità di fumo senza sviluppare fiamme alte, rendendo difficili le azioni di controllo.
Individuato stamattina l’enorme sito ancora fumante, é stato localizzato nell’entroterra direzione Andria (contrada Callano – Barletta).
Saranno presi provvedimenti e si procederà alla denuncia in base agli articoli di legge che vietano questa attività.
Intanto nel corso dei controlli, è stato denunciato un altro agricoltore colto in fragrante dagli stessi, mentre appiccava il fuoco a dei tubi di irrigazione.
Speriamo sia l’inizio della fine, la chiave di svolta.
Sul posto anche il primo cittadino Cosimo Cannito e l’assessore comunale all’ambiente Ruggiero Passero.
Si riporta di seguito il video pubblicato sui social dal comitato “Operazione Aria Pulita Bat”
Pubblicato da Operazione ARIA Pulita BAT su Mercoledì 8 aprile 2020
Segue l’ aggiornamento che giunge da Palazzo di Città con le dichiarazioni del sindaco.
Acque di vegetazione, olio e chissà che altro. Saranno le indagini a dirlo dopo che questa mattina, a conclusione di una serata e di una nottata incessante di ricerche e controllo del territorio, gli agenti del nucleo ambientale della polizia locale e il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, con l’assessore all’Ambiente Ruggiero Passero, sono riusciti a scoprire l’origine del cattivo odore e dei fumi che ieri sera hanno reso l’aria irrespirabile in città.
Il luogo del ritrovamento è nascosto ed è stato difficile individuarlo, si trova infatti all’interno di un uliveto in contrada Callano.
Si è formata come una brace lungo un cordone che si estende per oltre 100 metri e che continua a fumare.
Intanto la polizia locale ha computo tutti i necessari rilievi, sia fotografici che prelevando campioni del materiale trovato per inviare tutto alla Procura di Trani. E’ stato anche individuato il proprietario del terreno.
“Quella di questa mattina non è una bella scoperta – ha detto il sindaco – ma è utile, innanzitutto per fare chiarezza e per smentire con i fatti chi arriva persino ad accusare strumentalmente l’Amministrazione comunale di essere connivente con gli untori dell’ambiente della nostra città o continua a fare insinuazioni su aziende attualmente ferme o comunque, evidentemente non responsabili di episodi come quello di ieri sera”.
“E comunque – continua il primo cittadino – non abbasseremo la guardia e non consentiremo a nessuno di continuare a compiere azioni simili, reati simili e i responsabili devono sapere che saranno individuati e perseguiti”.
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