Continua la solidarietà dei trinitapolesi a sostegno di chi sta patendo lo stop forzato. Anche il Piano sociale di Zona si adegua e si attendono interventi dal Governo.
SPESA SOLIDALE | Intanto i volontari proseguono la distribuzione dei pacchi-spesa: beni di prima necessità per alleviare gli stenti legati alle mancate entrate di chi è costretto a restare a casa e non ha altro sostegno. «Abbiamo invitato negozianti ed imprenditori a dar vita ad una fattiva catena di solidarietà per assicurare viveri a chi oggi patisce di più», ha ricordato il sindaco Francesco di Feo, ieri nel corso della consueta fascia di aggiornamento serale. La città non si fa pregare: «Grande è stata la risposta della nostra comunità – ha fatto sapere in diretta streaming – . Il coordinamento del Piano sociale di Zona ha concordato che ciascuno dei 3 Comuni accantonerà risorse nel “fondo coronavirus” in soccorso delle famiglie del territorio. Il volontariato e l’imprenditoria stanno dando il massimo in ogni senso, come sempre. Attendiamo provvedimenti concreti a sostegno dell’economia».
SERVIZI DI EMERGENZA | Restare a casa è necessario per ridurre il contagio da Covid-19. Ma l’aspetto economico non è l’unico a risentirne: come noto, sono attivi i servizi di spesa a domicilio per disabili, anziani e malati chiamando il numero (3501492361), e del consultorio familiare per sostegno psicologico e antimaltrattamenti (3388536355 – 3880761181 – 3388856248).
CHI PUÒ USCIRE | Si può uscire, da Dpcm, solo per urgenze: lavoro (ove consentito), approvvigionamento spesa e motivi di salute: «Ribadiamo che tra le ragioni legate alla salute – ha ricordato il sindaco – sono incluse le esigenze di disabili fisici psichici e autistici, che possono uscire con i loro parenti o personale addetto».
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