Dalle prime ore della giornata sono attivi i varchi di filtraggio che ho disposto lungo le linee di comunicazione con le altre città. Sono presidiati dagli agenti della Polizia Locale e dai volontari del centro operativo comunale di protezione civile.
Ribadisco: non ho chiuso Trani ma ho semplicemente predisposto un piano di controlli come si conviene in una città civile ed organizzata.
Non avete idea di quanta gente, vedendo i posti di blocco, è tornata indietro perché evidentemente non aveva una necessità impellente di entrare in città. Grazie ai varchi, abbiamo identificato e segnalato più di una persona proveniente da fuori Regione che non aveva la minima idea di doversi mettere in quarantena.
Aggiungo: in Comune stiamo completando, con unità dedicate, il data base con tutti i nominativi delle persone giunte in Puglia che si sono autodenunciate e che sono tenute all’isolamento obbligatorio per 14 giorni.
La Asl ci ha fornito l’elenco, motivo per il quale già da oggi, una volta ultimato il lavoro, potremo procedere con le verifiche domiciliari. Ricordo che l’inosservanza è un reato.
Concludo con una riflessione. Tutte queste attività poste in essere sotto il profilo dei controlli 5 anni fa non sarebbero state possibili. Ho iniziato la mia esperienza amministrativa con una sola autovettura a disposizione della Polizia Locale e, di fatto, 6 agenti operativi. Oggi Trani può contare su un dispiegamento di forze e mezzi adeguato ad un’emergenza senza precedenti.
Forza gente: dobbiamo restare a casa, evitare le file, non assembrarci per fare la spesa, non uscire se non è indispensabile
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