La Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva la condanna di sei imputati per il crollo colposo della palazzina di via Roma a Barletta, avvenuto il 3 ottobre 2011, nel quale morirono quattro operaie ed una ragazzina che erano in un opificio al piano terra dell’edificio.
Per alcuni di loro, comunque, dovranno essere riquantificate le pene perchè alcuni reati, come le lesioni colpose, sono ormai prescritti.
La Suprema Corte ha inoltre confermato l’assoluzione di sei dei 14 imputati, rigettando i ricorsi di Procura generale e parti civili. Confermati anche i risarcimenti danni alle parti civili, decine di familiari delle vittime, associazioni, sindacati, Regione Puglia e Comune di Barletta.
Stando all’ipotesi accusatoria, il crollo fu causato dai lavori di demolizione della palazzina adiacente a quella dove c’era la maglieria nella quale morirono quattro operaie e la figlia del titolare e rimasero ferite altre nove persone
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