Sta facendo “rumore” l’errore grammaticale che da qualche giorno si nota nella dicitura apparsa a “Palazzo di città” in Corso Vittorio Emanuele.
Tanto sui social quanto sulla stampa a far notare la gaffe sono soprattutto i consiglieri 5 stelle.
Sulla facciata del municipio di Barletta c’è un’installazione luminosa realizzata in ottone brunito retroilluminato.
A suscitare le polemiche non è stato l’effetto notturno della dicitura stessa, ma il mancato accento.
Si legge infatti “Palazzo di citta’ ” con l’ apostrofo e non “Palazzo di città” con appunto il giusto accento.
Soprattutto il consigliere comunale (5 stelle) Antonio Coriolano sulla sua pagina Facebook scrive:
“Dalla lettura della determina dirigenziale n. 2092 del 23 dicembre 2019 emerge che questa volontà politica della amministrazione è costata alle casse cittadine la somma complessiva di 5.681,54 euro, Iva inclusa”.
Un apostrofo al posto di un accento che ha indotto alcuni cittadini a lanciare una petizione online per chiedere la rimozione dell’installazione.
Intanto martedì pomeriggio 3 marzo 2020, in via Zanardelli, si terrà il primo consiglio comunale del mese e probabilmente tra i “Riconoscimenti e prese d’atto dei debiti fuori bilancio” si porterà l’assise a discutere anche del “clamoroso” errore.
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