Vecchie lenzuola trasformate in mascherine in grado di proteggere naso e bocca. Un’idea nata dagli infermieri del reparto di rianimazione dell’ospedale Bonomo di Andria che oltre ad essere impegnati in tante attività, in queste ore sono all’opera anche nella produzione di un bene che sta diventando sempre più necessario, richiesto e poco reperibile.
I paramedici hanno preso ago, filo e macchina per cucire e con biancheria da letto dismessa, perché sostituita da più igienici kit monouso, hanno realizzato dispositivi di protezione riutilizzabili, sterili e resistenti.
In attesa che nel nosocomio arrivino le mascherine destinate alla Puglia dalla protezione civile nazionale, gli infermieri-sarti nella giornata di domenica ne hanno confezionate un centinaio.
“Lode alla genialità degli infermieri. Plaudo alla loro creatività – dice Alessandro Delle Donne, direttore generale della Asl Bt – ma garantisco a tutti, innanzitutto agli stessi infermieri, che le mascherine chirurgiche e i dispositivi di sicurezza ci sono e vengono regolarmente distribuiti in tutti i reparti in cui sono necessari per le attività di assistenza, secondo i criteri di sicurezza individuati, considerate le esigenze legate al coronavirus”.
“Il contingentamento delle mascherine chirurgiche e dei dispositivi di sicurezza – è spiegato in una nota della Asl Bt – risponde all’esigenza di avere a disposizione sempre una scorta minima. La distribuzione, così come è stata garantita fino a questo momento, ci ha permesso di non avere contagiati e di garantire la tutela degli operatori maggiormente a rischio perché in contatto con patogeni esterni la cui velocità di trasmissione è ormai nota”.
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