Il direttivo dell’associazione scrive al commissario prefettizio Gaetano Tufariello: “Attività produttive in ginocchio”.
Attivare procedure di fiscalità territoriale agevolata per quanto di competenza della gestione commissariale. La richiesta è del consiglio direttivo della Confcommercio ed è contenuta in una missiva inviata a Palazzo di Città “in considerazione degli ultimi eventi, relativi alla diffusione del Covid-19, che hanno messo letteralmente in ginocchio la maggior parte delle attività produttive di Andria e a seguito delle ultime direttive in materia di salute pubblica emesse dai DCPM”, si legge nel testo.
Così come a livello regionale e nazionale, ciascuno per le proprie competenze e seguendo il proprio raggio d’azione, si sono attivati su vari livelli dalla sospensione dei mutui, delle imposte, bollette e tributi, la Confcommercio chiede al commissario di:
Sospendere il pagamento del saldo TARI relativo all’anno 2019;
Abbattere la TOSAP sia per pubblici esercizi che per tutte le attività che occupano spazio all’esterno dei propri esercizi;
Rivedere il calcolo della TARI per l’anno 2020 in considerazione che la maggior parte delle attività non produrrà rifiuti e raccordarsi con le associazioni di categoria per i tempi ed invio degli avvisi di pagamento.
“Inoltre, la delegazione della Confcommercio di Andria esorta a sensibilizzare maggiormente i cittadini anche con un’ordinanza e attraverso l’intervento ancora più massiccio delle forze dell’ordine a non creare assembramenti muovendosi solo per necessità come previsto dal DPCM, tutto ciò anche alla luce del grande senso di responsabilità che gli operatori del commercio continuano ad assicurare con la fornitura dei beni di prima necessità, mettendo a rischio anche la propria salute. Oltre a tutto il mondo delle partite iva che in questo momento sta attraversando grandi difficoltà. Infine, la Confcommercio auspica che si proceda anche con un controllo più mirato al fine di verificare se le attività aperte al pubblico rientrino tra quelle dei beni di prima necessità (come previsto dal decreto del presidente Conte) attraverso un’ordinanza più restrittiva tesa ad arginare l’eventuale non rispetto delle regole”, si legge in un comunicato stampa diramato dalla Confcommercio di Andria.
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