Lo scorso 28 gennaio 2020, in Consiglio Regionale è stato approvato il DDL n.15/19 “Norme sul controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione degli animali” tramutato in legge lo scorso 7 febbraio 2020.
“Finalmente la nostra Regione si potrà avvalere di una disciplina più organica e comprensiva dell’intera materia relativa agli animali da affezione e alla prevenzione del randagismo, anche al fine di colmare quelle lacune normative, ormai evidenti, di una legge non più attuale.
Assieme ad altri referenti di associazioni animaliste si è profuso tanto impegno affinché si potesse giungere a questo risultato, anche grazie ad osservazioni, proposte di emendamenti, audizioni e sollecitazioni ai vari consiglieri regionali.”
È quanto affermava, sempre il 28 gennaio 2020, l’avvocato Massimo Vaccariello referente legale del Coordinamento Regionale ENPA Puglia nonché presidente della Consulta Ambiente del Comune di Barletta.
Ieri ai microfoni di “Batmagazine ” è intervenuto lo stesso Vaccariello evidenziano i tratti salienti della nuova legge sul randagismo (che abroga quella del 3 aprile 1995 n. 12 ) sottolineando al contempo le condizioni in cui versano i canili della sesta provincia pugliese ed esortando, chi ne abbia realmente voglia, ad adottare gli animali presenti nei rifugi, seguendo un vademecum ad hoc per gli “adottanti” realizzato in sinergia con Bar.S.A. e Amministrazione Comunale – per ciò che concerne la città di Barletta – ma di certo plausibilmente consigliabile anche per altri contesti cittadini –
Tra gli obiettivi raggiunti con la nuova legge si menzionano :
la nomina da parte dei comuni di un referente in materia di randagismo
l’aggiudicazione dei bandi per la gestione dei canili su base qualitativa , essendo il costo fisso e non soggetto a ribasso
il divieto di conferire animali in strutture di ricovero fuori dalla provincia di appartenenza
l’impossibilità di adottare un cane per quanti abbiano condanne per maltrattamenti ad animali e/o a persone
la possibilità di sterilizzare presso la Asl animali che non erano stati sterilizzati in canile prima dell’adozione ( vd cuccioli)
l’attivazione di una sezione informatica dove pubblicare le foto e i dati dei cani accalappiati
trattamenti sanitari e sterilizzazioni gratuite per i cani delle aziende zootecniche
la possibilità per le associazioni di stipulare convenzioni per gli interventi di limitazione delle nascite
il divieto di detenzione a catena
il recupero da parte della Asl di cani e gatti vaganti
microchippatura obbligatoria dei gatti.
Ulteriori novità, sancite dalla legge del 7 febbraio 2020, relative ai canili/rifugi sono altresì :
Il limite di 200 cani e blocco degli ingressi.
Un operatore ogni 50 animali.
Adozioni pari almeno al 20%.
Vaccariello ha concluso il suo intervento illustrando inoltre il nesso esistente tra il tema randagismo e la tematica ambientale in qualità del suo ruolo di presidente della Consulta Ambiente.
Buona visione.
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