Un’idea per combattere la paura e il panico, ma anche per cautelarsi e prevenire il contagio.
In realtà, dovrebbe essere una buona abitudine da adottare quotidianamente e non solo in un clima di emergenza in cui stiamo vivendo.
La malattia provocata dal nuovo Coronavirus che si sta espandendo in tutto il globo, e che dal 21 febbraio scorso è approdata nella nostra penisola, non è così allarmante come si pensa.
Si chiama “COVID-19”, dove “CO” sta per COrona, “VI” per VIrus, “D” per Disease (malattia) e “19” indica l’anno in cui si è manifestata. Secondo alcuni virologi, si tratta di un’influenza più seria rispetto alle altre, infatti può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale.
Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache: non è un caso se i morti accertati fino a questo momento in Italia (5) appartengano ad un’età compresa tra i 64 e gli 88 anni.
Il Ministero della Salute ha emanato alcune disposizioni per prevenire il contagio e la diffusione della nuova malattia:
Le informazioni preliminari suggeriscono che il virus, all’esterno del corpo umano, possa sopravvivere alcune ore, anche se è ancora in fase di studio. L’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone, per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’1% (candeggina).
Viste l’importanza e l’efficacia dei prodotti disinfettanti contro la diffusione della malattia, ci facciamo promotori di un’iniziativa importante, prima che la paura diventi psicosi collettiva: un dispenser automatico di Amuchina, o prodotto similare, all’entrata di ogni luogo pubblico o attività commerciale. Per essere lungimiranti, si potrebbe evitare il sovraffollamento di farmacie, supermercati ed ipermercati, come sta accadendo in queste ore nel Nord Italia.
In effetti, in passato alcuni negozi e strutture ospedaliere hanno già adottato questa misura di prevenzione, ma col passare del tempo è stata via via denigrata ed abbandonata.
L’appello è rivolto a tutti i titolari di attività commerciali, sportive e comunque aperte al pubblico, affinché si sensibilizzino in tal senso, ma soprattutto alle amministrazioni comunali del territorio e alle Asl provinciali, allo scopo di vigilare e sostenere, anche economicamente, queste iniziative.
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