Un viaggio a San Francisco è una di quelle esperienze da fare almeno una volta nella propria vita. Già, ma quali sono le attività da non perdere e i posti più belli che meritano di essere visti? Il primo consiglio è quello di recarsi sulla collina che si trova sopra Twin Peaks, il quartiere residenziale reso celebre dal telefilm omonimo. La cima di questo rilievo rappresenta uno dei luoghi panoramici più belli tra quelli che consentono di osservare dall’alto la città. Se ci si sposta in auto, è sufficiente percorrere la Twin Peaks Boulevard per arrivare in vetta, dove è presente un ampio parcheggio. La vista è spettacolare, con i ponti sulla baia e i grattacieli che compongono una cartolina da sogno. Scendendo tra le colline, poi, ci si imbatte in tanti campi di papaveri selvatici, riconoscibili per il loro colore arancione che non passa certo inosservato.
A questo punto ci si può immergere nel nostro viaggio alla scoperta dei luoghi più tipici di San Francisco: per esempio il Fisherman’s Wharf e il Pier 39, che permettono di scoprire negozi di souvenir e tanti ristoranti di pesce. Non si può andare via da qui senza aver assaggiato la zuppa Clam Chowder. Lo scenario è quello di un molo sul mare con turisti che vanno e che vengono, boutique e giostre per i bambini. All’estremità del Pier 39 è presente una colonia di leoni marini.
Un’altra delle location da leggenda di questo posto è l’isola di Alcatraz, che si trova ad appena 2 chilometri di distanza dalla terraferma. Ora non c’è più la prigione che l’ha resa famosa, aperta nel 1934 e chiusa nella prima metà degli anni Sessanta: qui, tra l’altro, era stato inviato a scontare la propria pena un certo Al Capone. Dal Fisherman’s Wharf partono visite organizzate che permettono di scoprire le celle costruite su questa isola della baia di San Francisco: i tour guidati comprendono anche file audio attraverso cui è possibile ascoltare i commenti che furono registrati dai criminali rinchiusi qui.
Tornando sulla terraferma, non può mancare una tappa nel quartiere di Haight-Ashbury, celebre per aver visto nascere il movimento della controcultura americana negli anni ’60 del secolo scorso. Da allora qui risiede una comunità hippie composta da persone in arrivo da ogni angolo del mondo. Il quartiere è un caleidoscopio di botteghe vintage, di bar e di negozi dalle tonalità cromatiche sgargianti. Il mood hippie è ben visibile anche nei murales e nei negozi di tatuaggi che costellano la zona, dove nell’estate del 1967 andò in scena la cosiddetta Summer of Love, con oltre 100mila persone in arrivo da ogni angolo degli Usa per prendere parte a un movimento di rivoluzione pacifica.
Tra i simboli di San Francisco c’è di sicuro il Golden Gate Bridge, emblema di tutta la California. I punti di vista migliori da cui ammirarlo sono la spiaggia di Baker Beach e Vista Point. Dopodiché si potrebbe decidere di attraversare la città a bordo di un cable car, vale a dire uno di quei tram che affrontano le salite e le discese di San Francisco. Come fanno a superare le colline anche quando queste sono molto ripide? Semplice: merito di una rete di cavi sotterranei che vengono fatti scorrere a una velocità sempre uguale. Sono tre le linee di cable car, la cui storia affonda le radici addirittura negli anni ’70 del XIX secolo.
Prima di partire per gli Stati Uniti è bene non dimenticare di fare un salto sul sito estausa.it per richiedere e ottenere il visto Esta, senza il quale l’accesso negli Usa non è consentito. L’Esta consiste in un sistema elettronico di autorizzazione al viaggio che è entrato in vigore nel gennaio del 2009 e che serve a viaggiare negli Stati Uniti per non più di 90 giorni di seguito. Tutti i cittadini italiani che hanno intenzione di raggiungere gli USA, inclusi i minorenni, devono essere in possesso di questa autorizzazione: il consiglio è quello di richiederla con un certo anticipo, e di non aspettare l’ultimo momento per inoltrare la domanda relativa, dal momento che per l’approvazione delle istanze di solito ci vogliono 3 giorni. Per ottenere l’Esta è necessario essere già in possesso del biglietto di ritorno, che serve a dimostrare che il soggiorno in America non durerà più di 90 giorni in totale.
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