“Il mio rammarico è di non essere uscito all’orario prestabilito e quindi di non aver salvato molte più persone”
Torna indietro nel tempo Costantino Baratta e il suo ricordo va al 3 ottobre del 2013 quando salvò 12 migranti naufraghi a largo di Lampedusa.
Per il tranese Baratta si è trattato di un salvataggio normale “perché, dice, quando sei in mare il salvataggio di chi è in difficoltà è normale, poi quando ci ripensi a distanza di tempo subentra il rammarico di non aver salvato molte più persone”.
Gli studenti del Liceo Scientifico Valdemaro Vecchi di Trani hanno incontrato nell’auditorium del Liceo il Giusto Costantino Baratta – muratore e pescatore diportista di origine tranese, residente a Lampedusa.
L’incontro rientra nell’ambito del progetto “Adotta un Giusto” che, dallo scorso anno, vede protagonista il liceo Vecchi in collaborazione con la Onlus milanese Gariwo (Ente promotore della realizzazione dei Giardini dei Giusti nel mondo), esplicatosi anche attraverso l’allestimento, presso lo stesso Liceo Vecchi, dell’albero di Natale di Giusti, suggestivo inno alla multiculturalità.
Baratta è uno dei Giusti che gli studenti del Vecchi hanno scelto di adottare per le origini tranesi e per essere fulgido esempio di impegno e di aiuto verso il prossimo in una situazione dei emergenza umanitaria.
Allo stesso è dedicato l’albero dei Giusti, piantumato nel giardino della scuola, inaugurato nella Giornata dei Giusti, lo scorso 6 marzo, luogo-giardino che vuole essere uno spazio simbolico di diffusione delle storie di quanti si sono battuti in difesa dei diritti umani e della libertà d’esistenza e d’espressione.
Nel corso della mattinata alla presenza della dirigente scolastica Angela Tannoia, è stata inaugurata la targa commemorativa in pietra donata per il giardino dei Giusti della scuola dalla famiglia tranese Azzollini.
Referente del progetto la docente Angela Doriana Di Liddo.
VIDEOINTERVISTA Costantino Baratta
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VIDEOINTERVISTA Angela Doriana Di Liddo, referente progetto “Adotta un Giusto”
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