Sono iniziati questa mattina, così come annunciato, i controlli e le verifiche sulla matrice suolo da parte di Arpa Puglia, congiuntamente agli operatori del Sian, il Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione della Asl Bt, e degli agenti di Polizia locale del Nucleo Ambientale di Barletta.
E’ stata presa in considerazione sia la zona individuata da Arpa quale area potenziale di massima ricaduta degli inquinanti sia la zona al suo esterno (sopravento al momento dell’incendio), per escludere la presenza di coltivazioni orticole o di alberi e piantagioni con frutti e per campionare il terreno che sarà analizzato, allo scopo di circoscrivere la zona e i terreni eventualmente contaminati da diossine e altri inquinanti sprigionati dall’incendio che il 29 dicembre scorso ha distrutto l’azienda Dalena Ecologica, nella zona industriale di Barletta, che si occupava di trattamento di rifiuti.
Stamani sono stati effettuati quattro campionamenti di terreno, tre all’interno del cuneo individuato da Arpa quale area di massima ricaduta e uno al fuori di essa, nei pressi dell’ex cartiera.
Non sono stati trovati terreni coltivati a orto ma solo vigneti e uliveti senza frutti.
Da palazzo di città, inoltre, il sindaco Cosimo Cannito, recependo l’indirizzo della conferenza di servizi riunitasi ieri, con Arpa Puglia e Asl, ha scritto all’Autorità giudiziaria chiedendo che si possa dar seguito alla messa in sicurezza e bonifica del sito andato in fiamme, nel rispetto e compatibilmente con la misura del sequestro a cui l’area è sottoposta per le indagini, onde evitare una ulteriore e dannosa dispersione di ceneri e inquinanti.
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