A margine dell’incontro tenutosi stamane in Prefettura, il ministro Boccia ha rilasciato anche qualche dichiarazione sulle primarie pugliesi del centrosinistra, in programma per domani, e sulla legge inerente le autonomie regionali (pronta per il confronto parlamentare).
Alla vigilia delle primarie, palese è il suo sostegno per Emiliano e il ministro a tal proposito ha sostenuto che:
“Le primarie Pugliesi confermeranno ancora una volta, e ne sono convinto, che questo è uno strumento che distingue la vita del centro sinistra dagli altri poli politici, la nostra capacità di scegliere i nostri candidati attraverso la partecipazione democratica è il tratto distintivo, quindi chi lo rifiuta, rifiuta anche di essere membro della famiglia dei progressisti e in generale dei riformisti.
Sono sicuro che in Puglia ci sarà una grande partecipazione. Dopo il voto del 26 gennaio 2020 (elezioni regionali) in Emilia Romagna e in Calabria partirà questa nuova fase di Nicola Zingaretti , una fase che esprime la lungimiranza e la generosità del nostro segretario nazionale.
Mi rivolgo ai nostri militanti, sollecitandoli a partecipare alle primarie, portate gente anche no del PD a maggior ragione in vista della fase congressuale del partito, dobbiamo far si che il partito democratico diventi il movimento politico di tutti i progressisti e quindi massimo sostegno a Zingaretti e a questa sua apertura.
Con le primarie pugliesi si vedrà ancor una volta quel che è successo il 3 marzo scorso con l’elezione di Zingaretti e con la partecipazione di un milione e seicento mila persone; questo mi fa dire, a chi è andato in piazza con le sardine, dai movimenti civici, ecologisti e progressisti di venire in questo partito e di aiutarci a rafforzarlo, di cambiare la sua classe dirigente se è necessario, per rendere un ‘Italia alternativa ai dazi, ai fili spinati e ai manganelli di Salvini e Meloni.”
Facendo cenno alla legge sulle autonomie, Boccia ha poi aggiunto :
” La proposta è pronta è sul tavolo del consiglio dei ministri, ho fatto già due informative ho raccolto i suggerimenti di tutti i gruppi parlamentari ora è giusto che il provvedimento vada all’esame del parlamento e ognuno farà quello che deve.
Il 15 gennaio c’è la prima conferenza Stato -Regioni dell’anno e sarà presieduta dal premier Conte perché quest’anno le regioni compiono 50 anni e quindi attuare l’autonomia, che io chiamo sussidiarietà, penso sia importante, anche perché con le regioni vorrei discutere dei prossimi 50 anni e non solo celebrare i 50 appena trascorsi. Sono stati anni non semplici per gli enti regionali, dai quali dobbiamo prendere spunto per migliorare.”
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