Nei giorni scorsi, un cittadino volenteroso, già autore di altri nobili gesti in favore della collettività (come ad esempio la pitturazione delle fontane per acqua potabile presenti in città o delle panchine all’interno della villa comunale), si è reso protagonista di una nuova iniziativa: la manutenzione con il ripasso delle antiche lettere, della epigrafe commemorativa posta all’ingresso dei due collettori alluvionali di via Torrente Antico.
Con l’assistenza dell’Amiu e la collaborazione dell’assessorato all’ambiente, Vincenzo Toto ha provveduto a ripulire prima ed a ricalcare con idonea pittura l’iscrizione che ricorda la costruzione dei due celebri “canaloni”.
Si tratta, come è noto, di due condotte costruite la prima nel 1888 e la seconda nel 1904 per salvare il centro abitato della città di Trani dalle pericolose alluvioni che nei primi anni del 1800 colpirono la città. Per evitare il ripetersi di simili episodi e per fare defluire le acque provenienti dalle zone periferiche di San Luca, Sant’Angelo, Capirro e Schinosa si ebbe la lungimiranza di realizzare l’opera pubblica che consente tutt’oggi alle acque piovane di finire senza danni a mare. Toto, pubblicamente ringraziato dal sindaco Amedeo Bottaro, ha riportato a vista l’iscrizione che ricorda la laboriosità, l’ingegno e l’amore per la propria città dei tranesi.
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