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Sanità – Fesr, Conca: “Mancano risorse umane per far partire i progetti”

10 Dicembre, 2019 | scritto da Redazione
Sanità – Fesr, Conca: “Mancano risorse umane per far partire i progetti”
Politica
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“Dalle audizioni di oggi emerge chiaramente come il problema delle ASL sia quello della mancanza di risorse umane negli uffici tecnici, oltre che economiche, senza le quali è impossibile far partire progetti in tempi certi che pure sarebbero finanziabili con i fondi a disposizione. Servono ingegneri, progettisti, e tecnici: non è possibile perdere finanziamenti e ritardare la realizzazione dei servizi territoriali a causa della carenza di personale. Nelle more del potenziamento delle piante organiche, le direzioni strategiche delle Asl devono appaltare le progettazioni all’esterno attingendo alle short list regionali esistenti. Bisogna trovare una soluzione”. Lo dichiara il consigliere del M5S Mario Conca a margine della seduta della I Commissione in cui si sono tenute le audizioni delle Asl pugliesi e del Dipartimento Salute regionale sull’utilizzo dei fondi FESR in sanità.

“Le richieste fatte dalle ASL – spiega Conca – sono superiori alla cifra disponibile, ovvero 404 milioni complessivi, di cui 215 milioni sono stanziati in una prima fase negoziale e quasi 116 milioni nella seconda. Per questo si è deciso di dare priorità ai progetti già finanziati che, auspichiamo, vadano a potenziare davvero la sanità territoriale, per cui finora è stato speso ben poco e fatto meno. In Commissione ho anche sollevato la questione della RSA di Poggiorsini, una storia annosa che risale al lontano 1998, mai entrata in funzione perché è stata bandita una gara per la gestione di soli 24 posti letto, anziché i 65 previsti, un numero troppo esiguo per arrivare ad una gestione economicamente sostenibile. Ciò è tanto vero che al momento la struttura è abbandonata perché la ditta che si era aggiudicata la convenzione non è più interessata.
Ho chiesto al DG Sanguedolce, all’Ingegner Bavaro e al Capo dipartimento Montanaro di rivedere la progettazione e lo stanziamento di un milione e duecentomila euro perché necessiterebbero 2.8 milioni di euro per poter completare il piano superiore. Ho registrato la volontà di modificare il bando, quantomeno raddoppiando il numero di posti letto e portandoli a circa 50, dopo i necessari e propedeutici lavori strutturali. Non possiamo permettere lo spreco di risorse pubbliche e possibili contenziosi con la ASL, a cui purtroppo negli anni abbiamo più volte assistito, per questo seguirò l’evolversi della situazione affinché anche Poggiorsini ottenga quanto deciso nel 1996″.

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