Mercoledì 4 dicembre si è tenuto a Bisceglie un convegno a favore delle installazioni delle antenne 5G.
In merito, riceviamo da Legambiente la lettera aperta che pubblichiamo di seguito per intero:
“In esso vi diranno che non si può fermare il progresso.
Asseriranno che il 5G non è pericoloso.
Porteranno ingegneri, tecnici, insegnanti di campi elettromagnetici e persino medici… sorveglianti!
Parleranno di velocità di trasferimento dati, di interventi chirurgici a distanza, di sicurezza e tanto altro.
Infine comunicheranno che la sperimentazione deve partire!
Noi non siamo contro il progresso ma, permetteteci, crediamo di più agli oncologi,agli scienziati, all’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità)e a tutti coloro che, dati alla mano, dimostrano la correlazione tra tumori ed esposizione ai campi elettromagnetici.
Se questo non bastasse a convincere voi e loro e l’amministrazione comunale, allora chiediamo e invochiamo il Principio di precauzione, già sancito dalla Costituzione e dal regolamento regionale sulle antenne (e onde elettromagnetiche), quest’ultimo in atto sin dal lontano 2008: in essi si privilegia la sperimentazione di onde elettromagnetiche non ionizzanti (nella fattispecie) e più in generale, la verifica di ogni innovazione, prima di essere immessa sul mercato e testata sull’uomo.
Questo chiediamo ad amministratori che dovrebbero (il condizionale è d’obbligo), essere attenti alla salute dei propri cittadini, anziché utilizzarli per le sperimentazioni.
Ennesima caduta di stile, ci permetterete a margine, del sindaco Angarano che, oltre a patrocinare (ma avranno anche pagato stampa e affissione?) un evento a favore del 5G, ne permette la conduzione ad un consigliere comunale con delega… all’ambiente!
Siamo abituati oramai a questi paradossi, signor sindaco e non ci meravigliamo ma, che delusione.
Dove sono i suoi propositi elettorali e dove le promesse di attenzione alle problematiche ambientali, sbandierate dai suoi consiglieri comunali?
Bisceglie piange la soglia più alta di tumori in tuta la BAT e piange il blocco dei pagamenti, il fermo del trasporto pubblico e persino una regressione nella percentuale di raccolta differenziata e di qualità della stessa (a meno di miracoli dell’ultima ora, come quello di settembre 2018 per intenderci), cui corrisponderà probabilmente un aumento della TARI, mentre lei, sindaco, sponsorizza i convegni sul 5G, innovazione che non ha ancora una tecnologia in grado di supportarla in toto e che sotto molteplici aspetti, deve essere ancora inventata e applicata.
Evidentemente la collaborazione e ‘condivisione’ che continua a chiedere e che così non potrà ottenere, sono solo paravento per legittimare la paralisi totale dal punto di vista ambientale e non solo, in cui versa la città.
Noi non ci stiamo.
SINDACO, NON SIAMO CAVIE!”
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