L’omicidio avvenne a Barletta il 3 luglio 2016 in una in una pescheria di Piazza Marina. La vittima, Francesco Di Leo, fu ucciso per errore in quanto il vero obiettivo sarebbe stato proprio il gestore drlla pescheria, Ruggiero Lattanzio, di 57 anni già noto alle forze dell’ordine, ucciso lo scorso gennaio sempre a Barletta.
A più di tre anni dall’omicidio, la Corte d’Assise di Trani ha condannato all’ergastolo l’autore dell’omicidio, Antonio Rizzi di 42 anni, nato Barletta, ma tranese di adozione.
Il gestore della pescheria il giorno prima dell’omicidio avrebbe picchiato due persone vicine in affari a Rizzi per la gestione del mercato di frutti di mare della zona.
La vittima era un venditore di cozze a San Ferdinando e al momento dell’omicidio si trovava nella pescheria Di Lattanzio che non c’era.
Rizzi è stato accusato di omicidio pluriaggravato, ricettazione, detenzione porto illegale di armi da fuoco.
Le indagini della Dda di Bari non sonriuscite a risalire all’uomo che avrebbe accompagnato Lattanzio alla pescheria di Barletta con una Fiat Uno.
Nel delitto è stata ravvisata la matrice mafiosa, già ipotizzata dai Carabinieri di Barletta
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