Barletta – I consiglieri del M5S sollevano la questione sui fondi dimezzati alla Caritas
Attualità
Mentre fervevano i preparativi per il Natale appena trascorso, la nostra Amministrazione ha pensato bene di tagliare i viveri alla mensa della Caritas –
denunciano così, in una nota, i consiglieri del Movimento 5 Stelle Maria Angela Carone, Beppe Basile e Antonio Coriolano – riducendo del 50% il già esiguo contributo concesso per la mensa sociale e il dormitorio.
Fino al 31 ottobre 2019, il contribuito ai servizi offerti dalla Caritas era di 60.000 euro all’anno, poco più di 160 euro al giorno a fronte di molteplici servizi che vengono quotidianamente garantiti: 27 posti letto presso la struttura di via Manfredi (il 71% dei quali utilizzati da cittadini barlettani), 12.000 docce l’anno, servizio lavanderia, raccolta, selezione, distribuzione di indumenti usati, distribuzione di 200 pacchi baby per le famiglie in difficoltà, doposcuola per 35 bambini per 6 giorni a settimana, accompagnamento di indigenti che effettuano chemioterapia o altre terapie in ospedale.
A ciò si aggiungono in media 150 pasti al giorno erogati, alcuni dei quali consegnati a domicilio per chi, per tanti motivi, non può allontanarsi da casa o semplicemente si vergogna di andare a mangiare alla mensa sociale.
Pochi giorni fa la giunta Cannito ha deciso che 160 euro al giorno per questi servizi erano troppi e allora, senza pensarci più di tanto e senza alcuna giustificazione, li ha dimezzati, riducendoli a circa 80,00 euro.
“Abbiamo sollevato la questione già durante il Consiglio comunale del 9 dicembre – dichiara Maria Angela Carone – quando, dopo 40 giorni dalla scadenza della convenzione, l’Amministrazione non si era pronunciata in alcun modo su cosa intendesse fare e in quell’occasione riferì che “non era pronta a rispondere”.
Pensavamo ad un semplice ritardo nella predisposizione degli atti, non potevamo certo immaginare che anche il contributo per la Caritas fosse oggetto della guerra tra bande interne alla maggioranza del Sindaco Cannito!
Invece durante il Consiglio comunale del 20 dicembre, candidamente, ci è stato comunicato che avevano deciso di dimezzare il contributo portandolo a 30.000 euro e non perchè i soldi non ci fossero, visto che ogni anno destiniamo ai Servizi Sociali una cospicua parte del nostro bilancio, ma semplicemente perchè così si riteneva di fare in attesa della predisposizione di una gara e dell’eventuale riapertura della Casa di cura Regina Margherita”.
Peccato che in attesa di tutti i comodi della Giunta Cannito i pasti e i letti vanno garantiti. Ogni giorno. 365 giorni all’anno.
Ma tanto a questo ci pensano i volontari, il Comune può dormire sonni tranquilli e sognare di stare nel paese dei balocchi, dove la ruota panoramica gira anche vuota, chè tanto la corrente è pagata dal Comune… e per quella i soldi ci sono!
Maria Angela Carone
Giuseppe Basile
Antonio Coriolano