“Aggressione omofoba sul luogo di lavoro. Da parte di un collega. Tutto il personale sapeva che questo tipo continuava a minacciarmi da mesi, persino il direttore dell’albergo, e nessuno ha mosso un dito.
Siamo ancora convinti che l’emergenza omofobia non sia una vera emergenza?
È quanto pubblicato sul profilo Facebook di un 25enne barlettano, dipendente di un noto hotel sito nella città di Eraclio (laddove si sarebbe consumata l’aggressione) che mostra pubblicamente i segni che sembrano essere quelli del pregiudizio e dell’omofobia ancora radicati nella nostra società.
Le foto sono state aggiunte dallo stesso aggressore, così come sottolinea lo stesso ragazzo su Facebook.
Tanti i messaggi di solidarietà a favore del 25enne che esortano lo stesso a sporgere denuncia contro l’aggressore, anche se la figlia di quest’ultimo (definito altresì omofobo da coloro che su Facebook sostengono il giovane aggredito) difende suo padre, sempre sui social, sostenendo che:
“Questa è solo una piccola parte dei danni fisici che ha subito mio padre… (mostrando la foto che segue).
Non si è trattato di omofobia, ma di un litigio sbagliato tra due persone…mio padre un uomo di 60 anni oltre al danno fisico subito si trova ora a dover ingoiare insulti a mio parere ingiustificati,sono dispiaciuta e rammaricata alla sola lettura dei vostri commenti. Non bisogna trovare delle false giustificazioni per poter passare dalla parte della vittima mio caro…….. “
Quali saranno i risvolti di questa triste storia di violenza?
Send this to a friend