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Andria – Palasport, una struttura milionaria che “gocciola”. FOTO

17 Dicembre, 2019 | scritto da Alessandro Liso
Andria – Palasport, una struttura milionaria che “gocciola”. FOTO
Andria
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E’ il fiore all’occhiello della città, se non dell’intera regione. Il 47° impianto sportivo al coperto più grande d’Italia.
Con una capienza di 4370 posti a sedere è, dopo il PalaFlorio di Bari, la struttura più grande della Puglia.
Ha ospitato nel corso della sua storia eventi di caratura nazionale ed internazionale come (per citarne i più importanti) i Giochi del Mediterraneo del 1997, il varietà “Torno sabato” condotto da Giorgio Panariello nel 2001, concerti che hanno attirato migliaia di persone, spettacoli di cabaret, manifestazioni espositive nazionali, sagre,… un punto di riferimento per lo spettacolo e lo sport italiani.

Uno degli ultimi appuntamenti di rilievo che ha avuto luogo all’interno della struttura di Corso Germania, è stato il torneo professionistico di tennis “ATP Castel del Monte” disputatosi dal 2013 al 2018 e che ha fatto registrare un ottimo afflusso di pubblico proveniente da ogni parte del mondo.
Stiamo parlando del Palasport di Andria che negli ultimi anni, a causa di una gestione comunale inconcludente ed affarista, ha perso il prestigio di cui godeva un tempo.

Le foto giunte in redazione mostrano come attualmente, all’interno dello stabile, l’incuria regni sovrana: le precipitazioni temporalesche degli ultimi giorni hanno danneggiato il soffitto, dal quale cade acqua. Ciò ha reso inagibile il campo da gioco dove, a cadenza settimanale, si praticano calcio a 5, pallamano e basket a livello semiprofessionistico.
Il personale della struttura sta provvedendo ogni giorno a predisporre teli di plastica, secchi, stracci, per arginare il fenomeno, anche se rimangono metodi rudimentali.

Oltre a detto inconveniente, pare che il riscaldamento risulti non funzionante ormai da tempo, precisamente dal lontano novembre 2017, in occasione appunto della penultima edizione del torneo internazionale di tennis.
Gli ultimi lavori manutentivi risalgono al luglio 2016, quando furono riparate alcune buche presenti sul parquet, qualche giorno prima dei funerali delle vittime del disastro ferroviario.

Un gioiello trascurato e abbandonato al suo destino che, invece, meriterebbe un servizio di manutenzione più consono ed appropriato, ma soprattutto costante.
La speranza è che venga trovata presto una soluzione, onde evitare di assistere ad un evento sportivo muniti di cappotti, sciarpe, guanti e purtroppo anche ombrelli.

 

 

 

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