Una riorganizzazione a partire dalle fondamenta.
Questo è quanto chiede Dr.Cesareo Troia dei Verdi, a proposito della classe Dirigente Politica Andriese.
Va disegnata “una strategia di ampio respiro per tratteggiare una città del futuro, piuttosto che dedicarsi alla sola conquista dei voti attraverso operazioni di fanta-politica, riuscendo così a dimostrare di essere STATISTI piuttosto che Politici. Una delle priorità su cui concentrarsi, a mio sommesso parere, potrebbe essere quello di elaborare politiche atte a contenere la “fuga” dei nostri giovani attraverso una qualunque forma che incrementi l’occupazione.”
Partire con una nuova fase anche di dichiarato dissesto, “consentirebbe al Comune di Andria – continua Troia – di ridisegnare la dotazione organica del Comune ridotta ormai al lumicino, anche attraverso una politica di svecchiamento della forza lavoro con l’inserimento di nuova linfa, dei nostri giovani ancorché disoccupati.
Ritengo che per poter attuare un qualunque programma di Governo cittadino, ci voglia una efficiente macchina amministrativa, preparata, giovane e organizzata in grado di trasformare gli indirizzi politici in risultati,che sappia dare gli esiti attesi affinché non restino, come spesso accade, dei meri slogan elettorali.Altrimenti ci sarebbe, un continuo arrancare per qualunque Sindaco e Consiglio Comunale: tutto finirebbe per far gravare su altri le proprie responsabilità, per il mancato raggiungimento del programma di Governo, lasciando Andria, ancora una volta, nel pantano delle promesse elettorali.
Pertanto una operazione come quella su descritta, ovvero la ridefinizione della Dotazione Organica a seguito di dichiarato dissesto, avrebbe il duplice effetto di garantire una adeguata risposta ai cittadini in termini di RISULTATI e contemporaneamente incrementare nuovi posti di lavoro.
Il personale del Comune appare ormai sfibrato, in affanno, non adeguatamente formato e anche privo, non solo di stimoli ma anche di figure Dirigenziali in grado di organizzare i settori, ormai asfittici, lasciati con pochissimo personale che non riesce ad assolvere neanche alle funzioni di ordinaria amministrazione.
La politica determina le scelte e gli indirizzi, mentre l’attività amministrativa degli uffici, porta a compimento gli indirizzi: pertanto se la macchina non è ben pianificata non si potranno raggiungere gli obiettivi.
In conclusione, la ridefinizione della dotazione organica con nuove assunzioni e migliore organizzazione, su base meritocratica e non servilistica, è “conditio sine qua non….”
Send this to a friend