Oggi non è affatto una bella giornata e non ci sono cose belle da raccontare.
Abbiamo approvato il bilancio di Amet che chiude l’esercizio con un passivo di circa 1 milione di euro. Volete sapere perché? Abbiamo appena scoperto delle gravi e perduranti inadempienze.
La prima, a seguito di accertamento presuntivo, estesa al quadriennio 2014/2017, nei confronti della Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) dalla quale deriva una esposizione dell’azienda per interessi passivi stimata in 1.100.000 euro.
La seconda, riferita al periodo 2013/2017 per omessa presentazione delle dichiarazioni del cosiddetto “Bilancio energetico”, da cui scaturisce un conguaglio verso l’Acquirente unico per oltre 1 milione e mezzo di euro.
Non servono molte parole per evidenziare la gravità di questa situazione che palesa negligenza nell’adempimento dei compiti e doveri di ufficio.
Questa situazione non è più tollerabile e richiede azioni forti ed incisive oltre che immediate. Ed è quello che ho chiesto, nero su bianco, all’attuale management di Amet che già da tempo sta lavorando energicamente per risolvere le numerose criticità gestionali dell’azienda.
Tutte queste evidenti responsabilità, emerse da poco, vanno perseguite ad ogni livello ed in ogni sede, compresa quella disciplinare e contabile.
Non è giusto che la città paghi per colpa delle leggerezze di qualcuno
Amedeo Bottaro, sindaco di Trani
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