Ancora una volta, in qualità di assessore ai lavori pubblici, con delega all’Edilizia Scolastica, Manutenzione del patrimonio, Demanio marittimo, Politiche abitative, Infrastrutture e Reti, Servizi cimiteriali, sono costretto a rispondere a chi tende ad infrangere il mio lavoro e la mia onestà intellettuale.
In particolare voglio intervenire sulle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal responsabile locale del Sunia, in merito agli alloggi di via Grecia e alla petizione di cui lui stesso siè fatto promotore.
Lo stesso era perfettamente a conoscenza delle problematiche dei 23 alloggi di via Grecia al momento della consegna. Infatti ci sono state riunioni presso il mio assessorato, in Comune, e sono state fatte pressioni affinchè le case venissero date agli assegnatari in qualunque condizioni fossero.
Forse il responsabile locale del Sunia dimentica di aver mandato più volte gli assegnatari degli alloggi a manifestare in consiglio comunale per accelerare la consegna delle case.
Dimentica anche che il giorno della consegna delle case, il sindaco, alla mia presenza, ha giustificato e ha chiesto agli stessi assegnatari se comunque volessero le chiavi delle case nonostante ci fossero dei lavori da ultimare
Ricordo perfettamente che, dopo queste dichiarazioni del primo cittadino, nessuno fece opposizione e, a tutela di quello che dico, ci sono le registrazioni video.
Pertanto chiedo scusa agli assegnatari per il ritardo relativo al completamento dei lavori, ma garantisco, in nome della mia serietà, che qualcuno ha messo in dubbio, che continuerò ad impegnarmi affinché i lavori siano completati nel più breve tempo possibile.
Certo è sotto gli occhi di tutti che non “si sono consegnati quattro muri con un tetto”, per riprendere l’espressione ignobile utilizzata dal responsabile del Sunia.
La mia unica forza è stata la serietà e la trasparenza con cui ho trattato quest’opera di edilizia pubblica. Ho sempre coinvolto il Sunia, mentre lo stesso prima ha approvato e poi ha sgomitato a consegna avvenuta.
Concludo, senza voler scendere ulteriormente nei particolari, che, a lavori completati, i 23 alloggi di edilizia residenziale pubblica, resteranno comunque un’opera pubblica che ha saputo dare lustro all’amministrazione Bottaro
Assessore Domenico Briguglio
Di seguito la nota-petizione del Sunia di Trani
I sottoscritti, assegnatari dei 23 alloggi Comunali di Via Austria,18 con la presente sottolineano ai fini di porre la dovuta attenzione ai Signori in indirizzo, ognuno per le proprie competenze, lo stato delle cose alla data odierna.
Il giorno 8 agosto 2019 si procedeva alla consegna degli alloggi , dopo aver sottoscritto un “verbale di consegna alloggio parziale e provvisorio”, con tanti discorsi delle autorità comunali.
In pratica sono stati consegnati “quattro muri con un tetto” infatti, dopo due mesi la situazione è la seguente:
– l’Immobile è ancora privo di ascensore,
– l’impianto di riscaldamento centralizzato non funziona,
– l’allacciamento del gas metano non c’è ,
– tutte le scale sono prive di corrimano,
– gli impianti elettrici sono precari e non pienamente funzionanti,
– i bagni per disabili con relativo accesso non a norma,
– non è dato sapere se tutto il perimetro dell’immobile verrà recintato con opportuna cancellata per motivi di sicurezza,
– in qualche alloggio già ci sono macchie di umidità.
Insomma, siamo stati “accampati,con una sola certezza, che “il contratto di locazione decorre dal giorno della consegna delle chiavi”.
I sottoscritti, chiedono un intervento urgente a compimento del capitolato di appalto (sono trascorsi 5 anni inutilmente) per poter vivere con un minimo di dignità e agibilità, atteso che l’inverno è arrivato insieme al freddo.
Trani, 07 ottobre 2019
Seguono firme
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