“Mentre da molte settimane ormai si è alla affannosa ricerca dell’introvabile ricorso che sarebbe stato presentato, secondo gli annunci pomposi sui media, dalle due Confederazioni Confcommercio e Confesercenti, ma del quale ricorso non v’è traccia alcuna e sarebbe il caso che, perlomeno per rispetto per i giornalisti che ne diedero notizia, venga data una plausibile e convincente spiegazione da parte degli interessati, si avvicina la data del 13 novembre 2019 in cui il Tar Puglia si esprimerà nel merito del ricorso presentato da un esercente del centro cittadino, e non dalla Conf”.
Ad esprimere tutto il suo disappunto, circa la questione dehors, è l’Ufficio di presidenza Unibat, in persona di Savino Montaruli, che poi continua: “Una sospensiva che delude le aspettative di quanti speravano che la sospensiva fosse “lunga” quindi di molti mesi in modo da far portare a compimento gli strategici piani elettoralistici di chi, dietro le quinte, le seste e le settime, continua ad intervenire su questioni che sono meramente di natura oggettiva e relativa al ricorrente e non altro.
La decisione, invece, arriverà fra qualche settimana e sarà una sentenza pesante anche per tutto ciò che ruota nella città di Andria attorno alla vicenda che ha rasentato il ridicolo per quanto scabrosa sia stata nella sua strumentale funzione propagandistica con al centro i poveri esercenti sbattuti, sballottati e buggerati da politici poco avveduti, coadiuvati da personale e dirigenti altrettanto spregiudicati che hanno consentito tutto quanto è stato consentito in questi anni di disastrose esperienze amministrative e polisindacali locali”.
Quella decisione avrà i suoi effetti pesantissimi anche sulla città di Trani che, nonostante quanto stia accadendo nella città di Bari, continua a far finta di nulla ben sapendo che quel Regolamento comunale è privo di concertazione obbligatoria con la Soprintendenza e carente di molti passaggi, completamente omessi. Una cosa è certa e sicura: anche utilizzando la vicenda sui Dehors – conclude Montaruli -, la campagna elettorale è ufficialmente aperta e gli schieramenti extra-politici si stanno spiegando come le vele al vento ma quel vento pare che voglia soffiare in direzione completamente opposta rispetto a quella auspicata da damerini e damigelle in cerca della fortuna perduta sul campo. Il 2020 è vicino e ne vedremo delle belle, anzi delle balle”.
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