Sono giunte al termine le due giornate di alta formazione organizzate dal Congresso Regionale ACOI (Associazione chirurghi ospedalieri italiani) tenutosi il 27 e 28 settembre 2019, presso la Sala Rossa del Castello Svevo di Barletta.
L’evento, patrocinato dal Comune di Barletta, Asl BAT e Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia BAT, ha visto la partecipazione di numerosi chirurghi ospedali di tutto il territorio regionale.
Dopo dieci anni, la splendida cornice del Catello di Barletta è tornata ad accogliere l’evento, arrivato alla ventisettesima edizione. «Abbiamo deciso di confrontarci su una tematica che vede protagonisti noi chirurghi nell’attività lavorativa di ogni giorno: la chirurgia d’urgenza ma analizzata nell’ottica laparoscopica – ha dichiarato il dott. Sinisi Giandomenico, dirigente medico della UOC di Chirurgia dell’Ospedale di Barletta, nonché direttore scientifico del congresso.
Ho pensato ai miei colleghi, a coloro i quali appartengono alla mia stessa generazione e che danno ormai per scontato l’approccio da utilizzare in sala operatoria, eccetto per casi specifici.
Così, grazie al supporto del Presidente Giuseppe Chetta, abbiamo avviato la pianificazione delle sessioni».
«Il confronto sul tema ha offerto una grande occasione di discussione e l’avvio di numerose riflessioni soprattutto sui vantaggi e limiti rispetto alla chirurgia tradizionale – ha affermato il direttore Giuseppe Chetta della UOC di Chirurgia dell’Ospedale “Mons. R. Dimiccoli” di Barletta e Presidente del congresso. La lettura sull’evoluzione della chirurgia laparoscopica in urgenza, ad opera del dott. Palasciano, ha sottolineato poi, i continui progressi perché noi siamo anche ciò da cui proveniamo».
I componenti positivi del trattamento laparoscopico sono stati in parte esaminati dal dott. Campanile.
«Si tratta di un tassello importante per l’attività quotidiana di ogni chirurgo. Una tecnica poco invasiva, grazie alla quale il medico accede alla cavità addominale e pelvica di un paziente; capace di ridurre i tempi di degenza e dunque di posti letto».
Nuovi investimenti in tecnologia sono all’orizzonte. Lo auspica anche il sindaco di Barletta Cosimo Cannito, ex direttore del pronto soccorso degli ospedali di Andria e Barletta e coordinatore del 118 della Bat. «Vi parlo con un pizzico di invidia perché provo un po’ di nostalgia per il mio lavoro, d’altro canto ho lavorato per 40 anni nel Pronto soccorso. Fare il chirurgo richiede grandi responsabilità, proprio come chi lavora in politica. Di questo non dubitatene mai».
Incisivo l’intervento del presidente dell’Ordine dei Medici BAT Benedetto Delvecchio che ha rivolto lo sguardo verso i suoi colleghi: «Guardo i medici più maturi e prego loro di tramettere il proprio sapere ai medici più giovani. Fate scuola e accrescete i vostri ragazzi, perché questo è nell’interesse comune».
Negli ultimi due anni, come sottolinea il coordinatore regionale ACOI Pierluca Sallustio, l’Associazione chirurghi ospedalieri sul territorio regionale è cresciuta in maniera esponenziale.
Il Presidente ACOI Pierluigi Marini, collegato in diretta streeming, ha comunicato ai presenti un’importante passo per l’associazione.
«Il congresso direttivo della ACOI ha proposto al direttivo della SIC di formare una società scientifica chirurgica unica in Italia.
Da qui a poco cominceremo ad avviarci al nuovo progetto.
Un lavoro impegnativo ma importante, affinché il mondo ospedaliero e universitario si fonda, al fine di tutelare al meglio la nostra categoria».
Durante le due giornate sono stati analizzati temi quali: l’addome acuto, le patologie perforative sovramesocoliche, l’appendicite, colecistite e diverticolite acuta, il nursing delle stomie difficili e l’utilizzo di materiali protesici nell’addome contaminato.
Al termine del congresso, si è svolta una premiazione tra i medici under 40.
Nove chirurghi pugliesi hanno presentato il video di un caso chirurgico in cui è stata adoperata la tecnica laparoscopica.
La commissione incaricata ha scelto di premiare il dott. Sabino Capuzzolo di Andria.
«Il videoforum ha mostrato, attraverso la forza delle immagini, la realtà quotidiana delle sale operatorie pugliesi, aggiungendo un pizzico di quella sana competizione che sprona ogni professionista a fare sempre meglio» – ha concluso il presidente Giuseppe Chetta.
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