Trani – “Danzasìa”: è incanto e magia la danza/poesia di Silvia Cassetta. VIDEO e FOTO

Cultura

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Un tripudio di suoni, movimenti e luci che si fanno materia. E’ questo lo spettacolo “Danzasìa… fra pietre e luci”, ideato e curato da Silvia Cassetta, architetto e danzatrice, che si è tenuto ieri sera nell’incantevole scenario della chiesa rupestre, sita all’interno del Parco Santa Geffa, in occasione del “Logos Festival” di Trani.

Questo progetto, consiste nella sperimentazione di un nuovo concetto di danza: un corpo in libero movimento unito alla voce narrante, che esprimono il risveglio della vera essenza di sè, in perfetta armonia, rievocando i suoni e i colori della terra di Puglia, tra punti di forza e contrasti.

“Carezza di un Sogno”, è il titolo dei testi scritti da Giuseppe Lopetuso, andriese di origine, che indagano sulla natura e il flusso universale che ci guida. Un viaggio introspettivo, attraverso l’ausilio delle parole, che sancisce il netto distacco tra elevazione personale e la realtà colma di limiti.

La voce narrante dell’attrice Stefania Armentano, accompagna Silvia nei suoi movimenti leggiadri e sinuosi, in una danza indotta unicamente dalla spontaneità, al fine di traghettare il pubblico in una dimensione surreale, dove finalmente le sensazioni sottese danno forma a una emozionante esperienza di comunicazione espressiva.

“Danzasìa” è il risultato di anni di ricerche e studio sul tema “DanzaèArchitettura”: un nuovo approccio tra danza, linee, disegni e geometrie. La danza scolpisce lo spazio con il corpo, come l’architettura con i materiali. Un Coreografo è un “architetto” del corpo, e quindi per Silvia, la sintesi è il cuore pulsante della sua ricerca artistica.

“Si tratta di un debutto importante per me, qui nella mia città. Un progetto che spero possa diventare itinerante. L’idea è quella di esprimere la danza attraverso un concetto tutto sperimentale, grazie all’utilizzo di nuovi materiali e luci, con l’obiettivo di riuscire a coinvolgere maggiormente anche il pubblico“, ha dichiarato Silvia Cassetta.

di Damiana Dorotea Sgaramella

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