Lo scorso venerdi , 26 luglio, all’esito di una assemblea ben partecipata, si è costituito il Comitato cittadino contro l’autonomia differenziata il cui obbiettivo fondamentale, da perseguire anche mediante l’organizzazione di presidi e mobilitazioni, sarà quello di spiegare ai cittadini la pericolosità di questo progetto che mina alle fondamenta la prima parte della Costituzione repubblicana, i diritti universali e le conquiste di anni e anni di lotte sociali, politiche e sindacali.
Tra questi diritti, uno dei primi, dei più importanti è quello dell’uguaglianza, esattamente quello che viene messo più a repentaglio dall’autonomia differenziata nei termini in cui emergerebbe dagli accordi tra il Governo e le regioni di Veneto, Lombardia e Emilia Romagna, le tre regioni più ricche del nord Italia.
E il punto è proprio questo, perchè dobbiamo sapere che il capitolo finanziario di quegli accordi prevede che la maggiore autonomia richiesta da quelle regioni venga finanziata permettendo di trattenere una quota maggiore dell’Irpef o di altri tributi erariali, come l’Iva, generati sul territorio, sottraendoli al resto della nazione.
Semplice, chiaro, disastroso specialmente per noi del sud Italia.
(Tenendo conto anche degli ultimi dati Svimez che confermano un arretramento della crescita economica del Sud Italia rispetto al Nord)
Questo significa che, diminuendo il gettito fiscale e incassando meno soldi, verrà ulteriormente pregiudicata la possibilità per lo Stato di garantire la stessa qualità di servizi su tutto il territorio nazionale, con ripercussioni gravissime sulle regioni più povere d’Italia, naturalmente meridionali, soprattutto in ordine al sistema sanitario e scolastico.
Per contrastare questo progetto, definito come la
“secessione delle regioni ricche del nord”
il 7 luglio scorso si è costituito il Comitato nazionale nel cui alveo si è costituito quello di Barletta, individuandone come referente Cosimo D. Matteucci.
Il Comitato si riunirà venerdi 23 agosto, alle ore 19:00, presso la Casa della Sinistra di Barletta in via d’Abundo n. 24 per un evento di carattere formativo e per l’organizzazione di una successiva iniziativa pubblica finalizzata a informare e sensibilizzare tutta la comunità circa gli effetti negativi di questo progetto.
Il Comitato è aperto a i partiti, alle associazioni, ai sindacati, ai collettivi e a tutte le persone che vogliano lottare per difendere e affermare il principio della Costituzione secondo cui lo Stato ha il dovere di garantire i diritti civili e sociali in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, ridistribuendo le ricchezze e aiutando le regioni con meno risorse.
Per la difesa di questi valori sociali e costituzionali ci attende un’altra importantissima battaglia.
Send this to a friend