L’odore nauseabondo che si è diffuso domenica sera (e che ancora persiste) per tutta la città di Barletta è solo la punta di un iceberg che da troppo tempo incombe sul nostro territorio.
È quanto sostiene in una nota stampa il senatore Dario Damiani (Forza Italia) in merito al fenomeno dei cattivi odori persistenti nella città di Barletta.
Va dato atto all’amministrazione comunale di essere operativa sul fronte della ricezione delle segnalazioni dei cittadini e attiva nella ricerca delle probabili cause, che si tratti di incendi nelle periferie o emissioni industriali.
Apprendo dalle parole del sindaco Cannito che anche ieri si è fatto il possibile per monitorare la situazione, purtroppo senza esito definitivo ma quantomeno col risultato di escludere che possa essersi trattato di un’azienda ubicata sul territorio cittadino.
Le indagini proseguiranno quindi in sinergia con l’amministrazione comunale di Trani, – prosegue Damiani – dove viene percepita la medesima aria maleodorante, e con l’intervento della Procura.
I cittadini hanno diritto a una risposta sicura in merito alla fonte di queste prolungate molestie olfattive, anche per arginare il comprensibile allarmismo che possano essere dannose per la salute:
cattivo odore e tossicità non sono necessariamente correlati, ma l’alta concentrazione del fetore è sicuro indice di mancato rispetto delle normative da parte di qualche azienda locale.
Per legge, infatti, gli impianti industriali sono obbligati a porre in essere tutti le soluzioni tecniche atte a ridurre al minimo l’impatto delle proprie emissioni sulla collettività, per non superare la soglia della normale tollerabilità.
Le responsabilità, quindi, esistono e vanno individuate.
Per quanto mi compete, ho già contattato il gruppo parlamentare di Forza Italia, nello specifico i colleghi membri della Commissione Ambiente, con i quali presenterò subito una interrogazione a risposta orale al ministro competente.
Inoltre, – conclude il senatore azzurro – valuteremo la possibilità di aprire un apposito fascicolo sull’intera vicenda, considerata l’elevata frequenza del fenomeno nel nostro territorio, e l’opportunità che esso venga posto anche all’attenzione nazionale ai fini della doverosa tutela ambientale.
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