Sono passati tre anni da quella giornata tragica una giornata di cui ricordo le lacrime, il calore, l’acciaio dei treni che si era aperto come scatolette di latta. Io quel giorno ero a Roma, le notizie che arrivavano erano sempre peggiori. Lasciai tutto per tornare, trovandomi davanti al dolore di tanti amici e di tanti parenti che c’è anche qui oggi”.
Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ricorda così il disastro ferroviario che il 12 luglio del 2016, sulla tratta tra Andria e Corato, causò la morte di 23 persone e il ferimento di altri 50 passeggeri. Come ogni anno Decaro, con i sindaci di Ruvo, Trani, Barletta, Modugno, Andria e Corato e il vicepresidente del Consiglio regionale della Puglia, Peppino Longo, ha incontrato i familiari delle vittime davanti alla targa commemorativa nella piazza del stazione centrale di Bari per un momento di raccoglimento.
Alla stazione tra i familiari delle vittime c’era anche Anna Aloysi, sorella di Maria deceduta nello scontro.
“Sono stata accolta dal sindaco con gentilezza e ho portato tutto il dolore dei parenti che si sono uniti nella associazione “Anna Aloysi Incidente Ferroviario Andria-Corato 12 luglio 2016” che ho fondato per non dimenticare.
Accanto alla targa che si trova nella piazza del stazione di Bari, Anna ha posto una maglietta con la foto della sorella Maria.
“Non potrò mi dimenticarla, nonostanteb tutto è sempre con me. Ora anncora di più visto che con la morte di mio padre sono rimasta sola. Mi sento male, mi manca tanto, non vivo più. Tre anni di lotte, di sofferenze. Chiedo giustizia a nome di mia sorella e di tutte le vittime. giustizia affinchè non si ripeta mai più. La sicurezza deve venire sempre prima degli interessi economici e personali. Il processo deve ricominciare e questo deve provocare un grande dolore per tutti e non solo per noi familiari. Noi dell’associazione vogliamo risposte certe. Ecco perchè abbiamo deciso di essere a Roma a manifestare. I rifettori devono rimanere accesi.
Anna ci mostra anche due tatuaggi che si è fatta imprimere indelebilmente sulla sua pelle. Li ho fatti ieri, il primo riporta la M di Maria, mia sorella con la data della tragedia, 12.07.2016 e l’altro raffigura il binario con la scritta “Associazione Anna Aloysi Incidente Ferroviario Andria-Corato 12 luglio 2016”.
Tra i superstiti c’è Valentina Achille di Trani che noi di Batmagazine avevamo incontrato in ospedale ad Andria dopo la tragedia.
Oggi il racconto di Valentina aiuta a non dimenticare.
“Come ripeto sempre, io sono stata solo fortunata perché posso raccontarlo, in quest’ultima settimana, forse una casualità dovuta al maltempo, ma le costole fratturate all’epoca mi hanno ricordato di esserci, ma nulla si può e nulla si deve dimenticare, la paura, le grida, l’odore del sangue, il gas, il canto delle cicale… una tragedia evitabile che ha portato via 23 angeli innocenti.
Tuttavia, se per loro non si può far altro che sperare nella giustizia. Noi possiamo ringraziare tutta la macchina che in quei giorni si è attivata e, se della sanità si parla spesso male, posso dire che in quelle settimane medici ed infermieri sono stati unici: Francesco dell’accettazione che ho avuto il piacere di rincontrare altrove, il dottor Antonio della chirurgia, gli infermieri Ruggiero e Raffaella che la sera anche fuori turno venivano a trovarmi, Marilena e i suoi sorrisi. In questi eventi, possiamo almeno sapere che se i “grandi” ci dimenticano subito…le persone vere ci portano sempre nel cuore”.
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