Il segretario del PD Nicola Zingaretti, durante la sua relazione all’assemblea nazionale del partito, ha annunciato la nascita del PD digitale spiegando che “abbiamo accumulato in passato troppo ritardo rispetto ai partiti di governo. Ma non copieremo mai le loro esperienze, faremo della trasparenza assoluta e della partecipazione libera i nostri punti fermi. Con il partito digitale puntiamo a 4 obiettivi: partecipazione, fiducia nelle relazioni sociali, attivismo digitale e trasparenza. Non vogliamo la piattaforma Rousseau basata sulla commentocrazia, il nostro sarà un luogo aperto di competizione civica, di democrazia, fiducia e trasparenza. Ho chiesto a Francesco Boccia di coordinare questo lavoro sul Pd digitale e di essere il responsabile del dipartimento economia e società digitale”.
“Da oggi – ha commentato Francesco Boccia – il Partito Democratico scrive una nuova pagina. La nostra società è stata completamente trasformata e stravolta dal digitale e la politica ha fatto fatica a prenderne le misure, il PD in particolare in questi anni è rimasto indietro, come ha detto Zingaretti, rispetto a Lega e al M5S forse per aver sottovalutato il fenomeno sociale e forse per non averne colto le potenzialità. Dalla Costituente delle idee si cambia tutto; ringrazio il segretario Zingaretti per la fiducia e per la grande responsabilità che mi ha accordato nel dirigere questo lavoro che riguarda tutti noi sulla costruzione del PD digitale e sulle politiche connesse all’economia e alla società digitale”.
“Sfideremo Rousseau e la Bestia di Salvini che fanno dell’opacità il comune denominatore, su trasparenza, contenuti e innovazione. Creeremo – ha aggiunto il nuovo responsabile Economia e società digitale del PD – una piattaforma digitale per consentire a tutti i cittadini, agli iscritti PD di partecipare e fornire il proprio contributo per migliorare il sistema paese innescando una vera e propria competizione civica. La tecnologia e il digitale devono diventare uno strumento propositivo per costruire non per distruggere o per alimentare odio e rabbia. Sarà la base del nuovo partito che verrà fuori anche dal lavoro prezioso sullo statuto che farà Maurizio Martina in questi mesi. Per noi la piattaforma non sarà mai commentocrazia a cui ci ha abituato il M5S, ma una piattaforma open source con funzionalità inedite e rivoluzionarie. Creeremo un nucleo di esperti su blockchain per sviluppare il primo reale sistema di votazione online certificato. La sfida è aperta e la vinceremo insieme”.
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