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Andria – Questione sicurezza, Montaruli: “Diritti, non elemosine. Incontro in Prefettura in ritardo di un mese”

28 Luglio, 2019 | scritto da Redazione
Andria – Questione sicurezza, Montaruli: “Diritti, non elemosine. Incontro in Prefettura in ritardo di un mese”
Attualità
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E’ stata diffusa a mezzo stampa una nota scritta da Savino Montaruli, Presidente Associazione “Io Ci Sono!” e Componente eletto 1^, 3^ e 4^ Consulta della città di Andria, in merito alla questione sicurezza nella città federiciana.

I padri fondatori della sesta provincia poi denominata in modo ridicolo Bat avevano intuito che il Polo della Sicurezza dovesse essere ubicato nella città di Andria e così venne stabilito dal primo, storico Statuto del Cerbero – ha esordito Montaruli -. Poi, nel silenzio pressoché assoluto, con le compiacenze della politica spartitoria e del sistema poliasservito, qualcuno ha cambiato le carte in tavola. Ha modificato quello Statuto senza ascoltare i cittadini ed avvalendosi semplicemente di quelle compiacenze che storicamente sono le responsabili, con la politica, del nulla che continua a persistere ad Andria ed in questo territorio senza identità“.

Il Polo della Sicurezza ad Andria avrebbe significato la Prefettura nella città federiciana, insieme a tutti i principali Comandi delle Forze dell’Ordine e sicuramente un iter accelerato della realizzazione della Questura che ancora non vede luce perché quel nastro continuano a passarselo di mano in mano senza aver ancora trovato né le forbici adatte per tagliarlo né la madrina di turno che deve accompagnare il damerino incravattato sorridente e compiaciuto dei decenni di ritardo ma sempre pronto ad affermare che l’umanità intera avrebbe dovuto essergli eternamente grato e perciò tutti avrebbero dovuto votarlo per fargli scalare la piramide del potere assoluto, incontrollato ed insindacabile – ha continuato Savino Montaruli -. Altro che “Frammenti di storie semplici”, qui ci sarebbe da scrivere un trattato di brutta storia politica, polisindacale e polistrumentale, meglio dell’Orchestra sinfonica di SanBAT. Se è vero che il Progetto lungimirante del Polo Sicurezza ad Andria è svanito, barattato da compensazioni poltronistiche, è anche vero che la situazione sicurezza in città richiede interventi alla pari se non superiori a quelli adottati nel foggiano, perché trattasi della stessa condizione di allarme se non peggiore. Eppure questo non è accaduto in passato e non accade ancora come non accadrà in futuro”.

“Lunedì 29 luglio prossimo pare che il territorio sarà blindato come avrebbe dovuto essere blindato fino alle 22 di giovedì scorso ma non lo è stato; lunedì 29 luglio sarà imponente lo spiegamento delle Forze dell’Ordine al servizio del potente di turno, come avrebbe dovuto esserlo fino alle 22 di giovedì scorso senza però esserlo e soprattutto lunedì 29 luglio ci saranno controlli, appostamenti e azioni di intelligence per garantire la sicurezza dell’ospite di circostanza, proprio come avrebbe dovuto essere fino alle 22 di giovedì scorso ma non lo è stato, anche se il clamoroso l’omicidio eccellente della villa comunale avrebbe dovuto mettere in moto una macchina imponente in previsione di ciò che avrebbe potuto accadere e che poi è accaduto”, ha chiosato il Presidente Associazione “Io Ci Sono!” .

“Lunedì 29 luglio c’è la passerella istituzionale, quelle Istituzioni tanto criticate in cui in molti non ci credono più per demeriti di queste. Però un appello i cittadini di Andria lanciano all’ospite d’onore presso la Prefettura, a Barletta ovviamente: egregio signor Sottosegretario di Stato all’Interno on. Carlo Sibilia, si risparmi promesse e rassicurazioni. L’anello dal naso ce lo siamo tolti da troppo tempo ormai. Chiediamo Diritti non elemosine e comunque siete arrivati tutti almeno con un mese di ritardo. Ecco perché in Prefettura, lunedì prossimo, a Barletta, noi non ci saremo”, ha concluso Montaruli.

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