Manette a Francesco Bellomo, ex giudice del Consiglio di Stato, finito al centro di un’inchiesta per il “dress code” imposto ad alcune ragazze che partecipavano ai corsi, da lui tenuti, per preparare il concorso in magistratura presso la Scuola di formazione giuridica avanzata “Diritto e Scienza” organizzati nelle sedi di Bari, Roma e Milano.
L’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stato notificata a Bellomo per i reati di maltrattamento nei confronti di quattro donne (tre borsiste ed una ricercatrice) a cui avrebbe imposto anche il “codice di abbigliamento”, ed estorsione aggravata ai danni di un’altra corsista.
Bellomo, inoltre, è indagato anche per i reati di calunnia e minaccia nei confronti del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. L’accusa, contenuta nell’ordinanza di arresto, risale al settembre 2017, quando Conte era vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa e presidente della commissione disciplinare chiamata a pronunciarsi su Bellomo.
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