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Trani – Tratto costa area “La vela”, Briguglio: “È sotto sequestro”

3 Giugno, 2019 | scritto da Antonella Loprieno
Trani – Tratto costa area “La vela”, Briguglio: “È sotto sequestro”
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“La foga di parlare male a tutti i costi dell’Amministrazione e di ricercare visibilità finalizzata non al raggiungimento del bene comune ma alle proprie mire personali porta a commettere errori clamorosi ed a dare informazioni non corrispondenti alla realtà. Cosa grave sia per chi ha avuto fino a ieri ruoli di amministratore sia per chi dice di volere fare informazione a servizio dei cittadini”. L’assessore ai lavori pubblici e demanio marittimo, Domenico Briguglio, spiega i motivi della chiusura dell’accesso alla scala che porta al mare nel tratto di costa adiacente all’ex ristorante “La Vela”. “Quel tratto – spiega Briguglio – è stato chiuso con una porta dal titolare della concessione poiché la particella su cui insiste è sottoposta a sequestro dal 2016 e non perché manca il piano delle coste o per qualche altro motivo amministrativo o politico. Nel giugno 2018 il sostituto procuratore della Repubblica che segue la vicenda penale ha disposto il dissequestro di parte dell’area (ivi compresa quella non rientrante nella concessione e di libera fruibilità) mantenendo sotto sequestro l’altra parte (ivi compresa la particella ove insiste la scala). In questa maniera non è possibile arrivare sulla porzione di immobile di libera fruibilità senza dover transitare per la scala insistente invece su di una particella sequestrata”.

Per risolvere il problema l’Amministrazione si è già attivata da tempo. “Stiamo interloquendo con il sostituto procuratore della Repubblica ed il titolare della concessione – scrive Briguglio – per ottenere il dissequestro della particella ancora sequestrata e consentire così il libero e pubblico accesso sul tratto libero della costa, previa la messa in sicurezza della scala e del sito. In questa maniera probabilmente il sito potrà essere di nuovo a disposizione dei cittadini. Se si passasse un po’ più di tempo a studiare le carte piuttosto che a girare cortometraggi si farebbe un vero servizio pubblico”.

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