“Radio RADICALE non può chiudere. Questa non sarebbe una decisione degna della nostra storia democratica.
Finché c’è tempo chiedo al Governo di cambiare idea e di lasciare “voce” ad una radio che da tanti anni, dal 1994, offre un importante servizio pubblico.
La libertà di espressione e di indagine conoscitiva non è solo l’attuazione di una norma costituzionale, ma un’esigenza culturale.
La comunità può vivere e agire solo quando è in grado di valutare e scegliere in modo consapevole.
Il presupposto è, quindi, la corretta e libera rappresentazione della realtà”.
E’ quanto dichiarato, in Aula al Senato, dalla senatrice barlettana Pd Assuntela Messina, commentando la dichiarazione del sottosegretario con delega all’Editoria Vito Crimi secondo il quale non c’è nessuna volontà di prorogare la convenzione con Radio RADICALE, in scadenza il 21 maggio.
“Il gruppo Pd, durante i lavori delle Commissioni Lavori pubblici e Ambiente – aggiunge – ha presentato degli emendamenti al dl Sbloccacantieri, per sostenere Radio RADICALE, ma sono stati giudicati inammissibili.
Ora il governo agisca e lo faccia in fretta, visto che la convenzione sta per scadere”.
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