Urne chiuse alle 23 di questo 26 maggio 2019 in cui 151 milioni di aventi diritto al voto sono stati chiamati a scegliere i 76 deputati spettanti all’Italia nel Parlamento Europeo.
Una affluenza pari al 43,8%, in aumento rispetto alle Europee del 2014. Significativa la partecipazione dei giovani nella fascia d’età 20-25.
I primi exit poll a livello nazionale danno risultati da prendere con le pinze, ma molto significativi: Lega in netto vantaggio, Movimento Cinque Stelle in calo. Ma la vera sorpresa, se gli exit poll fossero confermati, sarebbe la rimonta del Partito Democratico guidato dal neo-segretario Nicola Zingaretti, che si attesterebbe come secondo partito in Italia.
AGGIORNAMENTO ORE 00:03, campione del 3%:
La Lega sembrerebbe attestarsi al 30%, confermando la posizione di primo partito in Italia.
Il tête-à-tête tra PD e Movimento Cinque Stelle sembra arrivare ad un punto cruciale: si assottiglia il divario, attestando il PD al 21% ed il M5S 20,5%.
L’affluenza definitiva semberebbe in calo del 2% rispetto a quella registrata nel 2014.
AGGIORNAMEMTO ORE 00:18, campione di 11%:
Lega inchiodata al 30%.
Cresce il PD con 21,8% ed il M5S sale al 20,8%.
Male Forza Italia che oscilla intorno al 10%.
Positiva l’atmosfera all’interno del Partito Democratico, Andrea Orlando dichiara:
“Siamo una nuova forza politica che costituisce l’alternativa al governo gialloverde.”
Intanto il giubilo generale investe i vertici della Lega, che ringraziano i milioni di elettori che, stando a quanto riportano i primi risultati, avrebbero portato la Lega a primo partito d’Italia.
La “Bestia” Salvini, questo l’acronimo datogli da Luca Morisi, responsabile della comunicazione del Ministro dell’Interno, ha condotto la Lega ad un risultato storico: soltanto un anno fa, il 4 marzo 2018, la Lega aveva appena un 17%.
AGGIORNAMEMTO DELLE 8:03 DEL 27.05:
I dati definitivi dello spoglio delle schede non lascia dubbi: dati del Viminale alla mano, la Lega di Matteo Salvini è il primo partito a livello italiano con il 34,36%.
Seguito da una singolare rimonta del Partito Democratico che ottiene il 22,76%. Il segretario Nicola Zingaretti si è detto pienamente soddisfatto per il risultato ottenuto, nonostante sia quasi la metà del fatidico 40% ottenuto dal PD a trazione Matteo Renzi nelle europee del 2014. Una rimonta importante per la sinistra italiana, che adesso- parole di Zingaretti- sarà “in lotta aperta con la Lega di Salvini.”
Male il secondo partito di governo, il M5S che ottiene un magro 17,01%. La coalizione europea cui il M5S appartiene, Dem Diretta, non sfonda in Europa.
Anche i sovranisti non riscuotono il successo necessario al ribaltamento europeo a cui inneggiavano, nonostante Salvini e Le Pen siano i primi partiti rispettivamente in Italia e Francia.
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