Lo avevamo già annunciato e lo scorso sabato 4 maggio 2019 si è tenuto, presso il teatro Curci di Barletta, il «primo TEDx», conferenza-spettacolo a tema ‘Terra’.
«TED, acronimo di Technology, Entertainment e Design, – ci ricorda il licensee Elio Palumbieri – è un noto marchio di conferenze originario della Silicon Valley che dal 1984 ha votato la sua missione alla diffusione delle “Ideas worth spreading”, nonché idee che meritano di essere diffuse.
È a partire da questo spirito che nascono i TEDx, eventi organizzati in maniera indipendente che si propongono di riunire il pubblico in un’innovativa e coinvolgente esperienza dalla quale potrà uscirne ispirato, e TEDxBarletta non ha fatto eccezione in questo.».
Simbolico e attuale il tema, ‘Terra’: «Sentitamente scelto perché parla di noi tutti, né più, né meno! – ci spiega Claudio Bruno, organizzatore e responsabile Marketing e Comunicazione – Con un ventaglio cosi ampio di speakers, abbiamo voluto creare un focus su un argomento estremamente chiacchierato e, mettendoci in gioco nessuno escluso, ci siamo posti domande azzardandone le soluzioni. D’altronde…tra gli speakers, non ci siamo lasciati sfuggire chi la terra ha l’opportunità di studiarla ‘da lontano’, come Rosario Nasca, responsabile dell’ufficio sicurezza dell’ESA e chi la terra l’ha sposata come lavoro: la coltiva, letteralmente!» conclude, riferendosi alla giovane agricoltrice-vlogger Valentina Stinga.
La giornata e gli interventi.
Ore 10, i 100 spettatori sono pronti. La giornata è iniziata con una dichiarazione inequivocabile, l’intro è stata lasciata alle parole di Stephen Hawking, uno tra i più grandi divulgatori scientifici dei nostri tempi: «(…) La nostra popolazione e il nostro uso delle risorse limitate della terra stanno crescendo esponenzialmente. La nostra sola possibilità di sopravvivenza nel lungo periodo è di non restare sul pianeta terra, ma di diffonderci nello spazio». La solennità è stata rotta dall’entrata in scena delle ballerine della scuola di danza “Spazio Danza”, che hanno danzato sulla official soundtrack di TEDxBarletta (Bach Tabar “Miles of Gate”) composta dal Dj e Producer Daniele Petronelli.
Subito ci si è ritrovati nella dimensione dell’evento, dove la serietà del tema trattato in conferenza si è alternato a frizzanti esibizioni artistiche. « Non ci si prende mai troppo sul serio. Il rischio, con un tema così delicato è quello di appesantirsi, ma la scelta artistica è stata fatta ad-hoc per creare armonia ed equilibrare i momenti», dichiara Erika Degennaro, responsabile della direzione artistica.
A presentare l’evento Sabino Pastore, storico speaker radiofonico e conduttore pugliese.
Il primo intervento è stato di Rosario Nasca, responsabile dell’ufficio sicurezza dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea), che ha esposto i benefici del tenere pulito lo Spazio, e del come chiunque possa farlo: «Lo spazio tra noi e le stelle, sarà vuoto? purtroppo no. E’ pieno di spazzatura!…». A seguire, Valentina Stinga, imprenditrice agricola per passione, ha parlato di “Radici”, lanciandosi nel racconto che ha mirato direttamente al minimo comune denominatore per ognuno di noi, la terra e come valorizzarla. Successivamente, il giovane Luca Fortunato, responsabile della ‘Capanna di Betlemme’, casa d’accoglienza per adulti e giovani in condizioni di disagio e vittime della tratta, ha toccato la tematica sociale con il suo discorso: “La matematica dell’amore”.
Il palcoscenico è stato poi lasciato all’artista di strada Simone Tuosto, che ha inaugurato l’entrata in scena degli artisti sul palco. Dopo il coffee break, la conferenza è ripartita con lo speaker Luca Carbonelli, imprenditore e consulente strategico per l’e-commerce, che nel suo intervento: “Quello che raccogliamo da terra”, ha parlato di come muoversi e far muovere un’azienda nella nostra società e con le tecnologie di cui disponiamo. Massimo Zortea, avvocato cassazionista e specializzato in diritto e gestione ambientale invece, ha interrogato il pubblico in prima persona: Come dobbiamo considerarla, dunque, questa Terra?: “Una culla? una tomba? Una casa!”, non a caso, è il titolo del suo discorso. Gianluca Daluiso, giornalista e scrittore, co-autore del libro ‘Cambiare il Paese per non dovere cambiare Paese’, ha guardato avanti con il suo intervento: “Come costruire il nostro futuro”. In punta di piedi, si è fatta spazio Serena Rainò, insegnante e ballerina di danza classica, formatasi all’Accademia del Teatro alla Scala, la sua esibizione ha rievocato con delicatezza il legame ancestrale uomo-terra.
La seconda parte della giornata si è aperta con un altro momento musicale, il ruolo di riportare il pubblico all’atmosfera iniziale è stato lasciato nelle mani di Ignazio Narrow Leone che ha cadenzato il ritmo e spianato il terreno ad Agostino Petroni, gastronomo e scrittore pugliese che ha presentato: “Se il buio ci prende”, un botta e risposta tra la sua esperienza di vita con la Leishmaniosi e quella degli ulivi marchiati dalla Xilella in Puglia. In successione dopo, l’ironia dello speech di Domingo Iudice: “L’uovo di Colombo in un panino”; e quello di Manuela Vitulli che ha ispirato, ricordando come ‘Viaggiare – e credere nelle proprie passioni – può cambiare la vita’. L’ultima sessione della giornata si è aperta con l’intervento video di Massimo Lucidi, che collegato da Napoli ha raccontato di ambiente, rifiuti e opportunità e con i saluti di Marilù Mastrogiovanni, giornalista minacciata dalle mafie. Sono seguiti gli interventi di Italo Sannino e Valentina Tafuni. Il primo, UX/UI Designer, ha parlato di globalizzazione creativa con il suo intervento “Terra della tua terra” ; la seconda, attivista per i diritti umani, precedentemente youth ambassador dell’associazione ONE, ispirata dal suo percorso di vita ha spiegato come “Disimparare il concetto di limite”. L’ultimo intervento artistico è stato lasciato alle giovanissime Claudia Guaglione e a Noemi Salvemini, in arte La Nena, che hanno concluso in crescendo la giornata con le loro esibizioni.
Tutti gli speaker sono stati preparati dal Coach Massimo Bustreo.
I materiali e gli intenti.
La galleria, spazio adiacente al teatro, ha ospitato un allestimento concepito con un approccio plastic-free.
Ogni spettatore è stato libero di scandire la propria giornata a piacimento. A disposizione del pubblico in quest’area sono stati disposti punti di networking, d’intrattenimento e stand espositivi degli sponsor. La galleria è diventata a tutti gli effetti uno spazio artistico interattivo. Tra esibizioni di pittura dal vivo, due attività digital, rispettivamente guidate: dal gruppo del Portal VR che ha offerto esperienze di realtà virtuale e da DEL (Digital Education Lab) un gruppo di giovanissimi che insegnano linguaggi di programmazione attraverso videogiochi e robotica a bambini e adolescenti. Il pubblico è stato coinvolto a 360 gradi. Durante la giornata, è stata accolta l’esibizione di Pasquale Calò, che ha incantato con un assolo misto elettrico/acustico di sax.
La rete è fondamentale.
« Tutto ciò – dichiara Elio Palumbieri, organizzatore e licensee dell’evento – è stato possibile grazie alla rete che siamo riusciti a creare partendo da un semplice form da compilare su Facebook, agli inizi dello scorso Settembre. Abbiamo costruito un gruppo eterogeneo, che sento di voler ringraziare e nominare velocemente: in ordine sparso, il mio collega organizzatore, Claudio Bruno; il team Curators composto da Giuliana Damato, Luigi Pio Damato, Gaetano Dambra, Francesca Ricco e Antonio Tresca; il team marketing ed event planning composto da Claudio Bruno, Nicolas Capasso, Erika Daluiso, Francesca Pedico, Costanza Piazzolla e Vincenzo Sfregola; il nostro designer Luigi Leonardo Cascella; il nostro web- designer Francesco Di Candia; il videomaker Alfredo Melidoro; Angelo Falcone responsabile sponsorship e il professor Massimo Bustreo”.
“Non meno importante – interviene Claudio Bruno – Franco Dimiccoli, che ci ha aiutati nel sodalizio con il Comune di Barletta, partner istituzionale insieme a Confindustria BAT e Save the Children, che ringraziamo per la preziosa collaborazione. Inoltre, nel caso in cui non abbiate potuto partecipare – ci ricorda – ma siate interessati alla tematica o a singoli speakers, ricordo che i video con gli interventi sono disponibili su YouTube» e conclude, invitando alla prossima edizione del TEDxBarletta.
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