Carissimi,
è ormai alle porte la celebrazione del Triduo Pasquale della passione, morte e risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo. Come afferma Papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima 2019 esso è il “culmine dell’anno liturgico”, in quanto siamo chiamati “ogni volta a vivere un itinerario di preparazione, consapevoli che il nostro diventare conformi a Cristo (cfr Rm 8,29) è un dono inestimabile della misericordia di Dio”.
La conformazione al Risorto non può e non deve essere occasionale, ma elemento costante della nostra spiritualità, direi che deve essere la ragione della nostra esistenza come battezzati, come ministri ordinati e come consacrati. E’ un dono che continuamente e prima di tutto dobbiamo chiedere al Signore nella preghiera. A tal proposito quanto istruttiva, indicativa ed edificante è la nota testimonianza di San Paolo, l’innamorato di Cristo, “non vivo più io, ma Cristo vive in me” (Gal 2.20)!
La conformazione a Cristo e la ricerca di essa può offrire un impulso ulteriore in coloro che perseguono il senso pieno della vita. I santi, quelli più vicini e quelli più lontani nel tempo, insegnano questo: la nostra esistenza, alla luce del Cristo, va spesa per seminare i germi di risurrezione (gioia, vita, speranza, prossimità, capacità di cura, servizio, donazione) nei diversi ambienti e nelle varie situazioni, soprattutto laddove sembra primeggiare la solitudine, il dolore, la sopraffazione, la delusione.
Illuminati e sorretti dal Vivente Gesù Cristo, auguro a tutti voi i più sentiti auguri di una buona e santa Pasqua di Risurrezione.
+ d. Leonardo D’Ascenzo
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