Sri Lanka – Strage di Pasqua: pericolo terroristico annunciato ma sottovalutato

Cronaca

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Sale ancora il bilancio delle vittime degli attacchi contro chiese e hotel in Sri Lanka, in occasione della Pasqua. Stando alla polizia i morti sarebbero almeno 290. Trentasei, secondo la Bbc, sarebbero stranieri. Oltre 500 persone sono invece rimaste ferite, ha spiegato il portavoce della polizia Ruwan Gunasekara.
Dalle indagini emerge che un allarme per concreto pericolo terroristico era stato emesso dalla polizia locale dieci giorni fa.

“Attacchi coordinati”

Sia le forze dell’ordine della Sri Lanka sia esponenti del governo confermano che gli attacchi con esplosivi sono stati organizzati e coordinati per “creare morte, anarchia e caos nel Paese”, come ha ribadito anche il ministro delle Finanze, Mangala Samaraweera. Il ministro della Difesa, Ruwan Wijewardene, ha chiesto alla polizia di non rendere pubblici i nomi dei terroristi identificati finora per non trasformarli in martiri. Ma dalle inchieste giornalistiche in corso, una in particolare firmata dal New York Times, risalta una lettera inviata dalla polizia del Paese asiatico ai responsabili governativi delal sicurezza sulla concreta possibilità dell’attacco nelle chiese cattoliche. E’ datata 11 aprile e cita esplicitamente il nome del gruppo terroristico che, stando alle prime indagini, avrebbe pianificato gli attacchi nella periferia di Colombo, dove uno dei complici si è fatto esplodere mentre veniva interrogato dalla polizia. Le “investigazioni altamente confidenziali” ancora in corso citate nella lettera puntano il dito contro i terroristi del gruppo National Thowheet Jama’ath di matrice islamica e determinati a “uccidere i non credenti”. Oggetto di verifica, quindi, è se a fronte di un avviso così circostanziato le autorità locali abbiano fatto tutto il possibile per prevenire l’attacco. Finora non c’è una rivendicazione ufficiale della strage.

Indagini

Proseguono, intanto, le indagini sulle modalità con cui sono stati compiuti gli attentati. Il funzionario, Ariyananda Welianga, ha aggiunto che gran parte degli otto attacchi kamikaze sono stati realizzati da una persona ciascuno, mentre in almeno un attacco – quello all’hotel Shangri-La di Colombo – gli attentatori erano due.

Lutto e condanna

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha, intanto, espresso le sue condoglianze per gli attentati. In un comunicato rilasciato dal portavoce Stephane Dujarric, Guterres si dice indignato dagli attacchi terroristici contro chiese e alberghi in un “giorno sacro per i cristiani di tutto il mondo” e spera che i responsabili siano rapidamente portati davanti alla giustizia. Il segretario generale ha aggiunto che lo Sri Lanka ha il sostegno e la solidarietà dell’Onu in questo momento difficile.
Fonti: t News, Interris.it