Dopo le manifestazioni a livello globale che hanno rimesso al centro del dibattito pubblico il tema della sostenibilità ambientale e della salvaguardia del pianeta, si sta facendo largo nella società e nelle istituzioni una rinnovata sensibilità ecologista.
In questo contesto si colloca la direttiva europea sul “plastic free” che vieterà, a partire dal 2021, la vendita di prodotti in plastica usa e getta. – dichiarano in una nota i consiglieri comunali di Coalizione Civica Carmine Doronzo Ruggiero Quarto
Sulla scorta di questo importante provvedimento, il Consiglio Comunale di ieri, con una mozione che ha ottenuto l’unanimità dei voti, si è espresso sulla condivisione di tali obiettivi al fine di trasformare anche la città di Barletta in un comune “plastic free”.
Tale sinergia di intenti da parte di tutte le forze politiche non può e non deve restare solo un impegno di principio.
Per questo abbiamo richiesto un ulteriore indirizzo che impegnasse il Comune di Barletta (e siamo soddisfatti della soluzione individuata) ad adottare in tempi brevi, e per il tramite delle competenti commissioni consiliari, atti amministrativi che possano sensibilizzare la cittadinanza e al tempo stesso intervenire concretamente per salvaguardare l’ambiente.
A nostro avviso non è necessario aspettare il 2021, ma, come hanno già fatto diverse amministrazioni comunali, è possibile intervenire sin da subito attuando la Strategia Rifiuti Zero.
In questo senso l’amministrazione comunale potrebbe mettere in atto un sistema di agevolazioni sulla TARI per gli esercizi commerciali che non utilizzano piatti, posate e bicchieri monouso in plastica; per quelli che prevedono la vendita di prodotti sfusi e alla spina, o per le attività di somministrazione che attuano il servizio di vuoto a rendere.
Solo in questo modo la città si orienterà effettivamente verso l’attuazione di una strategia che ha come obiettivo l’eliminazione della plastica e dell’inquinamento legato ad essa dai processi produttivi.
Sarebbe anche utile pensare a delle strategie per abbattere l’utilizzo in città di cialde per il caffè plastificate o eliminare l’uso di plastica e prodotti usa e getta nelle mense scolastiche, prediligendo stoviglie lavabili e distribuendo brocche con acqua del rubinetto.
Il Comune dovrebbe installare casette dell’acqua pubbliche, che eroghino acqua liscia o gasata, in tutti i quartieri per ridurre l’utilizzo di acque minerali in bottiglia e abbattere i costi per migliaia di cittadini.
Siamo consapevoli che non tutto si possa riciclare, ma al tempo stesso non vogliamo nuove discariche e inceneritori, per questo crediamo sia giunto il momento di creare un centro comunale per il riuso, un luogo in cui studiare soluzioni per dare nuova vita alla plastica e ad altri materiali scartati dai cittadini, evitando che diventino rifiuti, in accordo con uno dei dieci passi della strategia rifiuti zero.
Queste sono solo alcune delle tante iniziative che si possono mettere in campo in ambito comunale e che, insieme alla tariffazione puntuale, consentirebbero alla nostra comunità di crescere nel senso di un futuro verde e sostenibile.
Il nostro auspicio è che, così come dichiarato in Consiglio Comunale, tutti i consiglieri si mettano a lavorare sodo e si arrivi in tempi rapidi all’adozione di atti partecipati che ci facciano finalmente passare dalle parole ai fatti. Ce lo chiede il Pianeta!
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