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Andria – Prevista per domani la caduta dell’amministrazione comunale

16 Aprile, 2019 | scritto da Alessandro Liso
Andria – Prevista per domani la caduta dell’amministrazione comunale
Attualità
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E’ da giorni che “voci di corridoio” annunciano quello che in molti, forse troppi, speravano da tempo: lo scioglimento anticipato dell’amministrazione attualmente in carica e il conseguente commissariamento prefettizio del Comune.

Pare infatti che proprio domani alcuni dei principali sostenitori del sindaco Giorgino si facciano da parte per permettere alla città di ripartire con una nuova assise comunale.
Non sappiamo quanto di vero ci sia in tutto ciò, ma nel frattempo “Libere Associazioni Civiche Andriesi” attraverso un comunicato, con tanto di slogan “Andria si ferma per ripartire”, evidenzia quanto sia vantaggioso e conveniente per la cittadinanza andriese questo “evento”.

Una pausa amministrativa gestita da una commissione straordinaria, nominata dal Ministero dell’Interno, sarebbe la soluzione auspicata dai cittadini ma anche da una significativa parte del mondo associazionistico, non poliasservito e indipendente – inizia in questi termini la nota dell’associazione – Una fase commissariale che rappresenterebbe non solo un enorme beneficio di risparmio economico per le casse comunali ma soprattutto una riorganizzazione interna di uffici, corpo dirigenziale e revisione logistica, amministrativa e contabile.
Una fase commissariale evidentemente non gradita a chi ancora oggi gode di privilegi al punto che tutte le cartucce da sparare sono ormai in fase di esaurimento”.

Un duro attacco ai vertici del governo cittadino che nel consiglio comunale, indetto il 17 aprile alle ore 18.30, dovranno discutere del “Bilancio di Previsione Finanziario 2019-2021” e relativi allegati, e che “di comune accordo ed intesa, consegnerebbe le chiavi di Palazzo San Francesco nelle mani del Prefetto, al fine di evitare anche il consumarsi di una campagna elettorale “di Palazzo” che potrebbe , quella si, devastare ancor di più le condizioni di un Ente che era ed è stato primo in tutto; una città che oggi, invece, viene dichiarata ultima in tutto, ma sempre ai primi posti in ciò che non dovrebbe esserlo” – conclude l’associazione.

Non si è fatto neanche attendere l’appello, rivolto ai consiglieri comunali di ogni movimento e schieramento politico, da parte dei dipendenti dell’azienda Multiservice di Andria, preoccupati per le conseguenze derivanti dal possibile scioglimento anticipato del consiglio comunale: “La nostra società ha subito pesanti ripercussioni a seguito dei tagli operati al proprio bilancio a causa dello stato di predissesto del comune di Andria e a tal proposito si approfitta di questa circostanza per chiedere ai cittadini di non attribuirci la colpa per le precarie condizioni cui versano le strade comunali“.

Poi continuano: “Ora, a seguito della possibile caduta dell’amministrazione locale, si potrebbero verificare scenari ancor più negativi e tragici! In vista dell’imminente scadenza (31 dicembre p.v.) dei contratti di servizio in essere con l’ente comunale, ci chiediamo chi sarà l’interlocutore che si occuperà della trattativa di rinnovo di tali contratti e chi si preoccuperà delle sorti delle famiglie dei 100 dipendenti della società.
Con l’eventuale commissariamento di un anno dell’ente comunale in predissesto, i consiglieri non farebbero il bene della città e dei cittadini che li hanno eletti!“.

Staremo a vedere nelle prossime ore come si concluderà la vicenda (se si concluderà).

 

 

 

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