Il Kangourou è la più grande verifica a livello mondiale sulle abilità matematiche: coinvolge oltre 35 Paesi e si rivolge a 5 livelli di scolarità, dalla classe quarta della scuola primaria alla quinta classe degli istituti medi superiori: lo scopo è quello di promuovere la diffusione della cultura matematica di base anche attraverso il gioco.
Nell’ambito della gara di matematica Kangourou Italia gli alunni della scuola andriese hanno ottenuto a livello regionale il secondo posto nella categoria “Benjamin” e il primo posto nella categoria “Cadet”
Matematici d’eccezione ad Andria, capaci di risolvere problemi: una bella soddisfazione per la scuola secondaria di I grado “Vittorio Emanuele III-Dante Alighieri” che ha aderito alla gara di matematica Kangourou Italia.
In ordine di graduatoria, Adriano Cannone, Michele Porcelli, Lorenzo Carbutti, Concetta Saccotelli, Giada Arnese e Giada Loconte nella categoria “Cadet” (terza media),
Rosamaria Santovito, Christian Di Bari, ValentinaSinisi, Giulia Quacquarelli, Mauro Gaudio, Mauro Torelli, Michele Di Bari, Luigi Santovito, Antonio Boccassini, Luca Frezza, Karol Recchia, Andrea Scamarcio, Lanfranco Pizzichillo, Pasquale D’Avanzo, Salvatore D’Ambrosio, Nicola Tucci, Nunziana Di Palma, Francesca Guadagno, Antonio Fuzio e Donatella Fortunato nella categoria “Benjamin” (prima e seconda media) gareggeranno ora nelle semifinali nazionali individuali a Conversano il prossimo 18 maggio a Conversano.
Tra questi nominativi le docenti del Dipartimento di Matematica, che hanno seguito la preparazione dei ragazzi nell’arco dell’anno anche con incontri di potenziamento pomeridiani, stanno ora selezionando i partecipanti alla finale nazionale a squadre, che si terrà a Cervia i prossimi 2, 3 e 4 maggio.
Da segnalare in particolare il secondo posto nella categoria “Benjamin” e il primo posto nella categoria “Cadet” ottenuti a livello regionale dagli alunni della scuola andriese.
«Per appassionare gli studenti alla matematica – commenta soddisfatta la Dirigente scolastica, Maria Teresa Natale – occorre mostrarne la bellezza e la sfida nel trovare soluzioni, evidenziare come la matematica sia presente in ogni attività, un insegnamento che li spinga a fare ipotesi e a ragionare sulle cose. E, ovviamente, l’entusiasmo degli insegnanti può fare la differenza. Cosa consente a questi ragazzi di eccellere? La curiosità, la voglia di appartenere a un gruppo, la competitività e, naturalmente, il poter mettere in pratica le loro notevoli capacità logiche».
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