Martedì scorso nella Darsena comunale è affondata una barca di oltre 11 metri di lunghezza. Giace ormai da quasi una settimana sui fondali della testata del pontile “B”. Era ormeggiata nel nostro porto da oltre 10 anni, ma pare che la proprietà non pagasse il canone di ormeggio da circa 7 anni. Sempre secondo quanto ci risulta, il personale di servizio presso la Darsena aveva segnalato da tempo la totale assenza di manutenzione della barca e, contestualmente, il pericolo che l’imbarcazione, in quelle condizioni, potesse creare pericolo. Cosa che alla fine è accaduta. Ma non è tutto: perché pare che venerdì mattina dal relitto siano cominciati a fuoriuscire idrocarburi, sversati nelle acque del porto.
Ci sono una serie di interrogativi porremo all’Amministrazione comunale in un’interrogazione che presenteremo alla riapertura degli uffici comunali:
1) Come si è potuto permettere la presenza nella Darsena di un’imbarcazione per la quale per anni non è stato pagato il canone di ormeggio? Cosa ha fatto l’ufficio legale del Comune, nel corso di tutti questi anni, per far rimuovere questa imbarcazione?
2) A chi va attribuita la responsabilità dei mancati introiti nelle casse comunali del canone di ormeggio di questa imbarcazione, che oltretutto ha continuato a tenere occupato una licenza di ormeggio in una struttura già satura da tempo?
3) A chi verrà attribuita la responsabilità delle spese di recupero, atteso che, essendo uno specchio acqueo in concessione al Comune, le spese ricadranno sulle casse comunali?
4) Come mai non si è intervenuto, a seguito dell’affondamento, per rimuovere il relitto, mettendo a serio rischio il porto da un danno ambientale provocato dallo scontato sversamento di idrocarburi?
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