«I nostri studenti più brillanti insieme a quelli calabresi». Lo dichiara l’Assessore all’Istruzione, alla Formazione, al Lavoro della Regione Puglia Sebastiano Leo, a fronte della pubblicazione degli esiti dell’esame di Stato e degli scrutini nella scuola secondaria di I grado divulgata dal MIUR – Ufficio Gestione Patrimonio Informativo e Statistica.
La votazione all’esame di Stato ha premiato i giovani studenti pugliesi con il 13,5% di dieci e dieci e lode, rispetto al 9,3% del dato italiano. Oltre alle punte di eccellenza, il quadro complessivo è premiante per il sistema scolastico pugliese che registra un’alta percentuale (98,7%) di ammessi all’esame che chiude il percorso formativo del primo ciclo di studi.
Per quanto riguarda i non ammessi (1,3%), il dato pugliese è uno dei più bassi in Italia. Le ragazze e i ragazzi promossi con la sufficienza rappresentano un segmento tra i più bassi in Italia: 19,7% contro il 24,4% della Valle d’Aosta, 23,2% del Piemonte, 24,3% del Friuli Venezia Giulia.
Altro elemento significativo riguarda i promossi con il 9 che sono il 17,7% degli studenti alla prova d’esame, pertanto nella fascia alta dei voti troviamo il 31,2% dei pugliesi che quest’anno frequentano il primo anno della scuola secondaria superiore.
L’esito finale agli scrutini del I e II anno di frequenza vede la Puglia riportare, con il + 0,5% (rispetto al precedente anno scolastico), un risultato migliore rispetto alla media nazionale.
«Siamo orgogliosi dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze – precisa l’Assessore – che così brillantemente hanno superato la prima importante prova di esame. Abbiamo un sistema scolastico d’eccellenza certificata e dobbiamo ringraziare tutto il personale della scuola che si impegna senza risparmiarsi. I nostri docenti si prodigano a formare i cittadini di domani e lo fanno nonostante le scelte ministeriali non siano favorevoli al sistema di istruzione del Mezzogiorno d’Italia. In Puglia abbiamo il rapporto alunni-docenti più alto d’Italia: siamo numero uno per le classi pollaio con il 12,81 per cento contro il 12,22 italiano. Una differenza che può essere colmata solo con l’assunzione 2.228 docenti».
L’Assessore conclude: «Consapevoli delle necessità della scuola abbiamo dato una risposta con tanti progetti utili a proporre ai ragazzi nuove esperienze basate su metodi didattici innovativi con cui scoprire le proprie attitudini risvegliando l’interesse e le motivazioni necessarie a proseguire gli studi. Obiettivo prioritario, il rafforzamento delle competenze nell’istruzione primaria e secondaria rafforzando l’azione volta al contrasto della dispersione scolastica, l’innalzamento dei livelli di apprendimento e l’inclusione sociale degli studenti più svantaggiati. È di oggi la proroga di “Studio in Puglia” con cui ci proponiamo di favorire la cultura della solidarietà, dell’accoglienza e del dialogo all’interno delle scuole. La scuola pugliese è un modello per la capacità di integrazione che sicuramente si tradurrà in ottima progettualità. Vogliamo che quel 31,2 per cento di studenti che hanno brillantemente superato l’esame di Stato cresca e includa anche quei ragazzi e quelle ragazze più svantaggiate».
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