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Andria – Onda d’Urto: “L’igiene alimentare non può e non deve tradursi nell’accanimento sanzionatorio sui fruttivendoli”

1 Marzo, 2019 | scritto da Redazione
Andria – Onda d’Urto: “L’igiene alimentare non può e non deve tradursi nell’accanimento sanzionatorio sui fruttivendoli”
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Il controllo della qualità degli alimenti è necessario e doveroso per garantire la salute dei consumatori“, esordisce così l’Associazione andriese Onda d’Urto – Uniti contro il cancro, in una nota ufficiale diffusa a mezzo stampa.

L’igiene alimentare non può e non deve tradursi, a nostro parere, nell’accanimento sanzionatorio sui fruttivendoli, messa in atto da qualche mese da parte dell’amministrazione comunale. Siamo solidali con le sigle sindacali di categoria che hanno lamentato l’ingiusta accusa di “avvelenatori dei cittadini”, spiega l’Associazione.

Noi abbiamo sempre chiesto che ciascuno faccia la propria parte nella prevenzione di malattie facilmente evitabili se si facesse attenzione agli inquinanti ambientali. I gas di scarico derivanti dalla combustione di carburante dei veicoli a motore contengono moltissime sostanze tossiche, molte delle quali cancerogene. Proteggere il cibo esposto ad esse costituisce una modalità operativa semplice ed efficace per evitare malattie – continua -. Da tempo abbiamo chiesto agli amministratori di eseguire controlli sia sulle matrici ambientali come le sostanze aerodisperse sia sul cibo. Da tempo abbiamo auspicato che si procedesse al coinvolgimento delle categorie professionali interessate a condividere un insieme di regole da seguire nel comune interesse alla salvaguardia della salute, specialmente dei bambini e dei malati“.

Noi proponiamo che l’amministrazione per il primo episodio di segnalazione adotti un atteggiamento di ammonimento per eventuale comportamento non rispettoso dell’obbligo di attenzione all’igiene alimentare, che inviti l’esercente ad incontri informativi organizzati da medici che spieghino quali sono le conseguenze perniciose del suo agire, che solo per il secondo episodio di trasgressione metta in atto la sanzione prevista – ha precisato Onda D’Urto -. Noi crediamo che il senso di appartenenza e di civiltà si misuri anche nell’adozione di strategie rispettose della possibilità di sbagliare e di ravvedersi in maniera operosa. I nostri fruttivendoli non sono avvelenatori dei cittadini, sono operatori sensibili ed attenti, oltre che onesti contribuenti . Siamo dalla loro parte“, ha così concluso L’Associazione Onda d’Urto di Andria.

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