Nel nostro spazio “Prenditi i tuoi 10 minuti” è intervenuto stamane il professore barlettano Fabio Gaetano Santeramo: docente di Economia e Politica Agraria presso l’Università di Foggia.
Consulente per la FAO,(Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) l’IFPRI (Istituto internazionale di ricerca sulle politiche alimentari) e la Commissione Europea, si occupa principalmente di commercio internazionale, gestione del rischio, economia e politica agraria.
L’agricoltura, un tema di grande attualità.
Nei giorni scorsi ad Andria si è tenuto un consiglio monotematico sulla crisi olivicola; l’olivicoltura è un settore trainante per il territorio della sesta provincia e il ministro per le politiche agricole Gian Marco Centinaio sarebbe dovuto essere oggi a Bari ma ha annullato l’incontro con i gilet arancioni, che comunque sono disposti a proseguire la protesta da Bari verso Roma, poiché nel decreto semplificazione è saltato l’emendamento anti- xylella così come quello che prevedeva risarcimenti per gelate del 2018.
“La gestione del rischio in agricoltura” è il titolo del libro che Santeramo, circa due settimane fa, ha presentato a Barletta ( grazie ad un incontro promosso dal Rotary Club) con l’assessore regionale per le politiche agricole Leonardo Di Gioia, anch’egli docente presso l’università di Foggia, nonché coautore del libro.
Al Professor Santeramo abbiamo posto le seguenti domande :
Partiamo dal suo libro “Gestione e rischi in agricoltura” quali sono i rischi e come sarebbe opportuno gestirli?
Ad oggi quali le forme assicurative previste per fronteggiare i rischi?
Sono ben strutturate le politiche nazionali (ad esempio la legge 102 del 2004 sugli interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole) e comunitarie (PAC) attualmente in vigore, per scongiurare i rischi e le conseguenze nefaste che i cambiamenti climatici hanno provocato al comparto agricolo?
PSR e Consorzi di bonifica, come possono davvero soddisfare le esigenze degli agricoltori? Come a suo avviso dovrebbero essere organizzati?
L’esondazione del fiume Ofanto, a causa delle piogge dei giorni scorsi, ha provocato danni per migliaia di euro ai terreni agricoli circostanti.
Come tali danni potevano essere evitati?
In quali condizioni versa il comparto agricolo della Bat? In merito anche a ciò che concerne l’import e l’export dei prodotti agricoli nostrani?
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