E’ andata in onda ieri la prima puntata di uno dei reality più longevi della tv e, se il buongiorno si vede dal mattino, possiamo aspettarci grandi cose dalla Marcuzzi e dai suoi “naufraghi”.
I concorrenti sono finalmente sbarcati in Honduras e tra loro troviamo le migliori menti e i migliori talenti in circolazione, come le gemelle Viktorija e Virginia, “famose” per essere figlie dell’ex allenatore Mihajlovic, o Sarah Altobello “celeberrima” sosia di Malania Trump o, ancora, Luca Vismara noto concorr…no davvero, chi?
A farla da padrone, però, sono le spietate Alba Parietti e Alda D’Eusanio che non risparmiano critiche a nessuno ed esprimono tutto il loro disappunto riguardo al primo scandalo della puntata: Taylor Mega, nota influencer ed ex di Briatore, è una stratega o un’ingenua? La giovane si è macchiata della gravissima colpa di pubblicare una story su Instagram in cui dichiara che rimarrà sull’isola “solo” tre settimane. Vuole sfruttare il programma per diventare famosa? E se il programma si chiama “Isola dei famosi”, non dovrebbe già esserlo?
Alessia Marcuzzi, però, non ci sta e cerca di indagare più approfonditamente, torchia la ragazza e come ogni buon poliziotto la mette con le spalle al muro. Taylor Mega, dal canto suo, riesce a svincolarsi dalle ostiche domande accampando scuse e alla fine ci pensa la concorrente Marina La Rosa a nominare la collega e a soccorrere, così, la padrona di casa.
Le due “polene” Francesca Cipriani e il Mago Otelma sono chiamate a stemperare il momento di notevole tensione, uno con i suoi riti propiziatori e l’altra mostrandoci cosa c’è, o meglio cosa non c’è, sotto il suo vestito.
Menzione speciale va fatta al nostro amato Paolo Brosio e alle sue tante battute a doppio senso. Il santo peccatore, convertitosi dopo una vita all’insegna di “sesso, droga e rock’n roll”, è il vincitore indiscusso della #10yearschallenge che impazza sul web negli ultimi giorni, con la sua capacità di alternare momenti di pura ilarità ad altri di profonda fede e preghiera.
Per questo primo episodio di “Nientology: il nulla che fa scalpore” è tutto, al mio via: scatenate i commenti!
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