L’inquinamento da plastica è una delle più gravi emergenze ambientali globali e anche la Commissione Europea è intervenuta sul tema proponendo un’apposita direttiva volta a ridurne l’impatto.
«Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, in linea con la più ampia azione di tutela della natura a cui è vocato – afferma il presidente vicario Cesare Troia – ha avviato una serie di azioni per raggiungere obiettivi concreti e attuabili per limitare l’utilizzo di pesticidi e rifiuti sparsi nell’area dell’Alta Murgia in attuazione delle direttive europee e delle disposizioni nazionali in materia per alimentare sempre di più il modello di economia circolare, per contrastare gli sprechi a partire da una gestione dei rifiuti in un’ottica di riduzione, riuso e riciclo.
Dall’educazione ambientale e la sensibilizzazione nei Comuni e nelle scuole del territorio per un consumo consapevole e una corretta gestione dei rifiuti, alla promozione di eventi e manifestazioni che riducano l’uso della plastica a favore di prodotti biodegradabili, fino alla promozione del Green Public Procurement attraverso l’eliminazione della plastica dagli uffici dell’Ente e alla promozione degli studi, delle indagini e delle ricerche scientifiche sugli impatti delle materie plastiche che siano rivolte al territorio di un “Parco libero dalla plastica” e realmente sostenibile sotto il profilo ambientale, sociale ed economico».
In tal senso, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia si propone di agire secondo il seguente decalogo:
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