Emendamento concorso Polizia, Damiani (FI) : “Un’ingiustizia inaccettabile”
Attualità
Modificare i requisiti di partecipazione al concorso in Polizia già avviato a maggio scorso con un emendamento in discussione in queste ore in Senato.
La proposta del governo, se approvata, comporterebbe l’esclusione di circa 14mila partecipanti, anche se in regola con i requisiti richiesti all’epoca del bando. I nuovi criteri, infatti, sono più selettivi e prevedono l’esclusione di chi ha superato il 26esimo anno d’età ed è privo del diploma di scuola secondaria.
Un’ingiustizia inaccettabile secondo un gruppo di senatori di Forza Italia, fra cui il senatore Dario Damiani, che si sta battendo in Aula per evitare che tantissimi giovani che hanno legittimamente preso parte al concorsone risultando già idonei possano ora vedere sfumare il loro sogno di entrare a far parte del corpo della Polizia di Stato.
“E’ inammissibile che le regole vengano cambiate in corso d’opera – dichiara il senatore azzurro Damiani – ben 14 mila concorrenti tagliati fuori, tantissimi dei quali residenti al Sud dove il lavoro è un miraggio, che speravano finalmente in un posto stabile a servizio della collettività entrando a far parte delle forze dell’ordine.
Massima vicinanza e solidarietà da parte nostra a tutti i partecipanti che in questi giorni vivono con angoscia l’attesa della decisione che può segnare in negativo il proprio futuro lavorativo.
Invece di potenziare al massimo le risorse nel settore della sicurezza, il governo gioca sporco sulle aspirazioni di questi nostri giovani con una norma che modifica la lex specialis del bando, con effetti retroattivi e profili di incostituzionalità.
Ci stiamo battendo in Senato per evitare che ciò accada, con la speranza che la maggioranza si renda conto del grave errore che sta per commettere.
La divisa non può essere soltanto uno slogan per il proprio tornaconto, va onorata in primis con il rispetto delle regole che dà credibilità alla propria azione politica”.