Più di 3 mila tra olivicoltori e agricoltori, con all’incirca 150 trattori, sono scesi in piazza questa mattina a Bari e lo faranno anche domani, martedi a Roma, per rivendicare nei confronti del Governo e della Regione Puglia interventi seri e concreti per il rilancio del settore.
Un passo necessario per far fronte alle pesanti calamità che hanno colpito importanti aree del Paese, a partire dalla Puglia, con il dimezzamento della produzione di olio di oliva che ha messo in ginocchio il settore.
“È una piazza bellissima, dietro questi gilet arancioni c’è il cuore degli operatori della terra che è qui per manifestare perché il tappo è saltato e non ne possiamo più di aspettare, tra indecisioni, perdite di tempo e rimpalli di responsabilità tra Governo centrale e governo regionale”. Così Onofrio Spagnoletti Zeuli, portavoce dei Gilet Arancioni, intervenendo alla protesta.
“Un presidio pacifico di uomini e donne della terra, imprenditori ed operai, tutti insieme per rivendicare provvedimenti seri e concreti e attenzione verso l’agricoltura e l’olivicoltura, simbolo del Made in Italy nel mondo sottolinea”, ha detto ancora Spagnoletti Zeuli.
I Gilet Arancioni hanno chiesto al ministro Centinaio di venire a Bari per parlare con tutti gli agricoltori. “Naturalmente ci differenziamo dai gilet gialli della Francia – ha detto Spagnoletti Zeuli – perché il nostro è un movimento sempre pacifico. Batteremo i piedi fortemente finché non otterremo il decreto per la grande calamità della gelata, per la Xylella e i Psr che ancora non partono. Sarebbe un grandissimo segnale di cambiamento se il ministro Centinaio venisse a Bari – continua – non a parlare con una delegazione dei gilet arancioni o col portavoce, ma con tutti gli agricoltori. In alternativa siamo pronti ad incontrarlo insieme a tutte le altre delegazioni che riterrà di invitare, ma in una data diversa da quella di domani.
Perché non intendiamo – ha spiegato Spagnoletti Zeuli – prestare il fianco a chi organizza (riferendosi a Coldiretti, che non ha aderito alla manifestazione dei Gilet Arancioni, ndr), guarda caso proprio domani, un’altra sceneggiata dopo quella del 31 dicembre sotto la Regione Puglia, stavolta sotto il Ministero luogo dell’incontro, per prendersi meriti che proprio non ci sono e per issare ancora una volta la bandiera dell’arroganza alla faccia dei problemi veri degli agricoltori e degli Olivicoltori pugliesi”. +
All’arrivo dei trattori in Corso Vittorio Emanuele gli agricoltori hanno intonato l’inno nazionale. Accanto a loro decine di sindaci pugliesi anche della BAT con fasce e gli stessi gilet arancioni degli agricoltori.
La gelata di marzo 2018 ha danneggiato non meno di 90mila ettari nell’areale delle province di Bari-Bat e Foggia.
Accanto ai Gilet Arancioni, coordinamento che raggruppa le organizzazioni Agci, Associazione frantoiani di Puglia, Cia, Confagricoltura, Confocooperative, Copagri, Italia olivicola, Legacoop, Movimento nazionale agricoltura, Unapol, Liberi agricoltori, scendono in piazza i sindacati dei lavoratori (Cgil, Cisl e Uil), l’Anci, l’Ordine degli agronomi, il Collegio regionale dei periti agrari e rappresentanti di alcune forze politiche.
Altro appuntamento martedi a Roma dalle ore 9,30 a Roma in via XX Settembre 20 davanti Ministero delle Politiche Agricole, dove è previsto l’incontro di una delegazione guidata dal presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini con il ministro Gian Marco Centinaio per affrontare l’emergenza, con l'”opportuno confronto con i corpi sociali” sollecitato dallo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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