Ha visto ufficialmente la luce presso l’Aula Consiliare del Palazzo di Città il progetto STIMARE, acronimo di Strategie Innovative per il Monitoraggio ed Analisi del Rischio Erosione, elaborato dal Politecnico di Bari e dall’Università degli Studi di Bologna: il progetto, finalizzato alla ricerca ed alla sperimentazione di nuovi sistemi per contrastare un fenomeno storicamente molto avvertito a Margherita di Savoia quale quello dell’erosione marittima, avrà durata biennale ed ha usufruito di un finanziamento di 340mila euro da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
La somma sarà interamente destinata agli studi e alla ricerca scientifica su due siti di particolare interesse: appunto Margherita di Savoia per la Puglia mentre in Emilia Romagna le attenzioni saranno rivolte a Riccione e Cervia.
«Chi meglio di Margherita di Savoia potrebbe rappresentare il problema dell’erosione marittima?» così ha esordito il Sindaco avv. Bernardo Lodispoto nel suo cenno di saluto. «Questo è un problema – ha aggiunto – da cui dipende gran parte dell’economia locale perché a pagare lo scotto sono i nostri agricoltori, i lidi balneari e ultimamente anche coloro che hanno realizzato manufatti o abitazioni lungo il litorale. Gli interventi compiuti per arginare il fenomeno hanno prodotto scarsi risultati ma ci auguriamo che, grazie a questa prestigiosa partnership, possa avviarsi un percorso virtuoso che permetta alla nostra città di voltare pagina».
Gli interventi successivi hanno avallato le affermazioni del sindaco: purtroppo in passato, ha ricordato l’assessore all’agricoltura Salvatore Piazzolla, i suggerimenti sollecitati dalle categorie produttive sono rimasti inascoltati e i risultati sono ora sotto gli occhi di tutti. Margherita di Savoia rappresenta un caso paradigmatico a causa dell’accentuarsi dei fenomeni erosivi in conseguenza di opere dell’uomo e malauguratamente gli stabilimenti balneari sono tra i più esposti, come ha rilevato il Presidente del SIB Antonio Capacchione.
Il progetto è stato introdotto dalla relazione della Professoressa Renata Archetti dell’Ateneo di Bologna, che di STIMARE è la coordinatrice: si tratta di uno studio a carattere multidisciplinare che ha come obiettivo la messa a punto di strategie di intervento per mitigare gli effetti dell’erosione marittima minimizzando l’impatto sull’ecosistema.
Di seguito i docenti del Politecnico di Bari hanno illustrato gli aspetti tecnici del progetto che riguardano più da vicino Margherita di Savoia: Leonardo Damiani e Vincenzo Simeone hanno spiegato i motivi per cui è stata individuata proprio la nostra cittadina quale sito pilota per la Puglia, rimarcando il ruolo che nei fenomeni erosivi hanno avuto il ridotto apporto di sedimenti alla foce dell’Ofanto e la realizzazione di interventi umani non particolarmente riusciti che hanno accelerato le dinamiche di erosione costiera; Angela Barbanente e Maria Francesca Bruno hanno analizzato i fattori di rischio del litorale pugliese in generale e di quello salinaro in particolare mentre Eufemia Tarantino ed Alessandra Saponieri hanno esposto le tecniche che saranno impiegate nella fase di monitoraggio per definire le future soluzioni.
L’incontro, che ha visto una attiva partecipazione anche da parte degli operatori del settore balneare e della categoria degli arenaiuoli, ha dunque gettato le basi per una positiva sinergia tesa a coinvolgere tutti gli attori chiave interessati alla ricerca ma in cui ognuno è chiamato a fare la sua parte: alla luce dei dati che vedono i fenomeni di erosione costiera costantemente in crescita si avverte la necessità di interventi urgenti, che avranno ricadute importanti anche in termini di protezione civile. Ma, come è stato più volte ricordato, ogni territorio necessita di interventi specifici: non esiste una ricetta universale per contrastare il fenomeno ma qualsiasi intervento dovrà tenere conto delle peculiari caratteristiche del contesto in cui va inserito. Ed è proprio questo lo scopo della ricerca alla base del progetto STIMARE.
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